Arrestati due medici, un biologo ed un imprenditore
Due medici, un biologo ed un imprenditore calabresi sono stati arrestati nell’operazione “Igea” per un giro di falsi giudizi di idoneità al lavoro.
I provvedimenti, firmati dal gip di Messina, Maria Vermiglio, hanno colpito l’imprenditore edile Riccardo Gargiulo, 40 anni, Vladimira Gelonese, 43 anni, biologa ed il marito Francesco Vigliarolo, 41 anni medico , e Luigi Saverio Fimmanò, 39 anni, specialista in Medicina del Lavoro, tutti originari della provincia di Reggio Calabria.
Gelonese, Vigliarolo e Fimmanò devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla formazione ed al rilascio di falsi giudizi di idoneità al lavoro per dipendenti di ditte private. I tre e l’ imprenditore Gargiulo, sono accusati anche di concorso in falso ideologico per aver presentato falsi giudizi di idoneità al lavoro e per aver attestato falsamente di aver sottoposto alcune maestranze a visita medica.
L’inchiesta della Procura di Messina è stata avviata dopo la presentazione di un referto dall’Ispettorato del Lavoro che aveva eseguito accertamenti nei confronti dell’impresa edile “Gargiulo Giorgio s.r.l.” di Marina di Gioiosa Jonica, impegnata nell’esecuzione di alcuni lavori nella provincia jonica messinese.
La ditta Gargiulo srl aveva presentato per un proprio dipendente un certificato medico rilasciato dallo “STUDIO OPERAIO LEGALE E DEL LAVORO ASSOCIATO IGEA”, risultato poi essere soltanto un timbro su un foglio di carta, non esistente.
Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di scoprire una serie di società dedite alla realizzazione di certificati medici privi di qualsiasi valore legale.
L’attività illecita, secondo l’accusa, era gestita da due società, la “GE.VI. S.A.S. DI GELONESE VLADIMIRA & C.”, di Roccella Jonica, dei coniugi Vigliarolo-Gelonese e lo “STUDIO MEDICO ASSOCIATO IGEA” di cui facevano parte lo stesso Vigliarolo, ed il medico specialistico Fimmanò.
I tre, secondo gli inquirenti, fornivano falsi certificati medici per garantire alle ditte private un risparmio nella gestione ed organizzazione della sicurezza sul lavoro.
I quattro arrestati hanno ottenuto i domiciliari.
