Francesco Bontempo Scavo, vicino al clan dei Batanesi, avrebbe imposto l'assunzione di moglie e figlio ad un'impresa impegnata nei lavori di realizzazione del parco eolico di Floresta
I Batanesi avevano agganciato anche le imprese che stanno realizzando il parco eolico a Floresta. In particolare avevano imposto due assunzioni alla Maltauro, una sorta di pizzo che l’impresa era costretta a pagare per poter lavorare in tranquillità.
Le indagini dei Carabinieri però stamattina hanno fatto scattare tre arresti nell’operazione
-Libeccio-. In manette sono finiti i Francesco Bontempo Scavo, 48 anni, detto -Trac Trac-, la moglie Maria Pruiti, 43 anni,nella fotogallery) ed il figlio Sebastiano di 24 anni. L’accusa per tutti è di estorsione aggravata dall’appartenenza all’associazione mafiosa. Gli ordini di custodia cautelare sono stati firmati dal gip Daria Orlando su richiesta del sostituto procuratore della DDA, Fabio D’Anna.
Francesco Bontempo Scavo è considerato dagli investigatori un esponente di spicco, specializzato nelle estorsioni. Negli ultimi tempi le sue attenzioni si erano spostate sui cantieri per la realizzazione del parco eolico di Floresta.
Il boss era riuscito ad avvicinare rappresentanti della Maltauro e ad ottenere l’assunzione del figlio Sebastiano nel servizio di guardianìa del cantiere e la moglie, titolare di un agriturismo, come impiegata nel servizio di pulizie. Il piccolo particolare era però che né il figlio né la moglie si sarebbero mai recati al lavoro. Si limitavano ad intascare lo stipendio senza mai “vedere” il cantiere.
Un’altra prova della responsabilità di “Trac Trac” è il ritrovamento nel cantiere, il giorno dopo l’assunzione di Sebastiano Bontempo Scavo, di due impianti rubati due settimane prima. Il gip Daria Orlando ha disposto il sequestro del conto corrente di Maria Pruiti nel quale l’impresa Maltauro versava lo stipendio, circa duemila euro al mese.
