L'inchiesta riguarda lo spaccio di droga a S.Lucia sopra Contesse
Il gup Grimaldi ha disposto tre rinvii a giudizio mentre otto indagati hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato ed uno ha chiesto il patteggiamento. Si è conclusa così l’udienza preliminare dell’operazione Lupin che nel maggio scorso ha portato alla luce un traffico di droga che avveniva principalmente alle Case gialle di Santa Lucia sopra Contesse.
In carcere finirono 12 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, rapine, furti e ricettazione
Il rinvio a giudizio è stato disposto per il boss Rosario Tamburella (nella foto), per Franco Trovato e Giovanni Aspri. Saranno invece giudicati con il rito abbreviato il prossimo 15 ottobre: Nunzio Bruschetta, Luigi Basile, Letteria Branda, Antonio Cacopardo, Anna Maria Margareci, Francigaetano Morabito, Roberto Piccolo e Claudio Signorino. Ha chiesto il patteggiamento Massimiliano Santapaola.
A gestire lo spaccio di droga, secondo l’accusa, sarebbe stato Nunzio Bruschetta, direttamente dalla sua abitazione, meta di spacciatori e tossicodipendenti.
Un ruolo importante lo ebbero anche Letteria Branda e Anna Maria Margareci, madre e figlia, conviventi rispettivamente di Bruschetta e di Luigi Basile.
Ma il gruppo, come detto, si occupava anche di rapine e furti. Tra i colpi contestati quello del 7 dicembre 2006 a un chiosco del Vascone; il 12 dicembre dello stesso anno, alla Posta di via La Farina; un’altra, il 2 gennaio 2007, all’agenzia postale numero 11. Il giro di affari si aggirava sui 40 mila euro al mese.