Cinque dei sei indagati dell’operazione Micio, l’inchiesta della squadra mobile sulle estorsioni al titolare di una sala giochi, hanno scelto il giudizio immediato e saranno processati tra qualche mese. La prima udienza davanti ai giudici del Tribunale penale è fissata al 6 novembre. L’ultimo indagato ha invece preferito la procedura ordinaria e comparirà davanti al Giudice per l’udienza preliminare nei prossimi mesi.
L’inchiesta della Dda, affidata al sostituto distrettuale Vicenzo Barbaro ed al collega della procura ordinaria, Vito Di Giorgio, è sfociata in quattro arresti, a metà dell’aprile scorso. In manette sono finiti Domenico -Micio- Arena, Vincenzo Barbera, fratello del boss Gaetano, ristretto al 41 bis, Maurizio Papale e Placido Bonna. Ordinanza notificata dietro le sbarre anche allo stesso boss. Indagato, infine, anche Nicola Mantineo.
L’indagine è la costola di una precedente attività della Polizia, che stava lavorando ad un giro di spaccio intorno ad una sala giochi di Giostra. Grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali, gli agenti hanno scoperto che il titolare pagava il pizzo a ben due gruppi criminali cittadini. Il racket, per convincere la vittima a pagare, compiva a raffica furti e rapine ai danni dell’esercizio.