I Carabinieri hanno arrestato spacciatori e trafficanti dopo un anno di indagini

Un gruppo di giovani insospettabili aveva messo in piedi un traffico di droga fra Palermo ed alcuni comuni dei Nebrodi. Fra di loro anche alcuni minorenni che al telefono chiamavano sella la marijuana, maglia l’hashish e caffè la cocaina.

Ma i Carabinieri della Compagnia di S.Stefano di Camastra in pochi mesi hanno smantellato l’organizzazione.

Stamani all’alba sono state arrestate 9 persone per detenzione, acquisto, coltivazione, trasporto e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini furono avviate esattamente un anno fa quando gli investigatori scoprirono che alcuni giovani bene di S.Stefano di Camastra avevano avviato il traffico di droga. Scattarono le intercettazioni telefoniche ed ambientale che permisero ai Carabinieri di far luce sugli affari realizzati sull’asse Palermo-Nebrodi.

Dal capoluogo arrivavano cocaina, hashish e droghe sintetiche. I corrieri che partivano da S.Stefano di Camastra si rivolgevano a Vincenzo Fiorentino nel quartiere di Brancaccio. Ma non tutta la droga giungeva dal capoluogo.

La marijuana, ad esempio, la forniva Antonio Miraglia Fagiano, già arrestato nell’operazione “Barbarossa”. I Carabinieri hanno scoperto una coltivazione di canapa indiana in un terreno di sua proprietà a Caronia. Le foglie erano già state essiccate e la droga era già pronta per essere venduta.

Il luogo d’incontro per spacciatori e tossicodipendenti era la zona di Porta Messina a S.Stefano di Camastra. Qui avvenivano le cessioni di droga sotto gli occhi di Carabinieri in borghese che assistevano alla compravendita. I provvedimenti cautelari sono stati firmati dal sostituto procuratore di Mistretta, Luigi Patronaggio su richiesta del gip Sandro Potestio.