Il sostituto procuratore della DDA Giuseppe Verzera ha inviato 16 avvisi di conclusione indagini nell’ambito dell’inchiesta “Villaggio Aldisio- riguardante lo spaccio di droga nella zona sud di Messina.
Il primo luglio del 2005 la Squadra Mobile arrestò sei persone e ne indagò altre 11 con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’avviso ha raggiunto Santo Cariolo, 30 anni, Salvatore Costa, 37 anni, Giuseppe Costa, 22 anni, Giuseppe Bottineri, 24 anni, Massimo Venuto, 40 anni, Pietro Viola, 31 anni, Fabio Panarello, 31 anni, Marcella Milano, 33 anni, Giovanni Manganaro, 30 anni, Giancarlo Pinizzotto, 26 anni, Giancarlo Lucà, 48 anni, Salvatore Orlando, 23 anni, Michele Roberti, 27 anni e Carmelo Ferro, 22 anni tutti di Messina, Francesco Testa, 22 anni di Catania e Stefano Adorno, 19 anni di Siracusa. L’accusa è di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Dall’inchiesta originaria esce solo Carmen Cariolo che ha già patteggiato la pena.
Il gruppo trattava haschisch, marijuana, cocaina, eroina ed ecstasy che venivano cedute soprattutto nella zona sud di Messina o davanti ai locali pubblici della riviera ionica.
L’inchiesta prende il nome dall’abitudine degli spacciatori di incontrarsi al villaggio Aldisio e decidere le modalità dell’acquisto delle partite di droga e dello spaccio. Le indagini partirono dopo l’omicidio di Francesco Piccolo, assassinato il 29 dicembre del 2003 proprio al villaggio Aldisio. L’inchiesta ha potuto contare sui riscontri ottenuti grazie alle intercettazioni acquisite dalla Mobile tramite una cimice collocata sulla Fiat Punto intestata a Santo Cariolo, sia sulla Rover di Marcella Milano, titolare di un negozio di toilettatura per cani. All’interno dell’esercizio gli agenti sequestrarono 165 grammi di hashish.
