Operazione -Zaera-, 7 arresti della Squadra mobile

Operazione -Zaera-, 7 arresti della Squadra mobile

Operazione -Zaera-, 7 arresti della Squadra mobile

sabato 20 Settembre 2008 - 09:16

L'accusa è associazione di stampo mafioso. Un appartenente al gruppo ancora ricercato

Associazione criminale di stampo mafioso. Con questa accusa 7 persone sono state raggiunte, all’alba di stamattina, da un’ordinanza di custodia cautelare emessa venerdì dal Gip Giovanni De Marco.

La Squadra Mobile di Messina ha fatto scattare le manette per Armando Vadalà (foto in alto), nato a Messina l’8/6/1974, sorvegliato speciale della Polizia con obbligo di soggiorno; Antonino Bengala, nato a Messina il 19/5/1971; Francesco Tringali, nato a Messina il 2/2/1954; Andrea Falliti, nato a Messina il 23/7/1956; Franck Scibilia, nato a Parigi il 6/7/1973, residente a messina; Francesco Sanfilippo, nato a Messina il 22/11/1970, sorvegliato speciale della Polizia; Angelo Bellantoni (foto al centro), nato a Messina il 24/6/1962. Risulta irreperibile ed è attivamente ricercato Gianluca Bellantoni, nato a Messina il 4/11/1983.

Gli arrestati sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere, per i reati di associazione mafiosa, concorso in estorsione, usura, ricettazione ed altro, tranne i due Bellantoni, per i quali è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, per il reato di porto e detenzione illegale di arma da fuoco.

Alla maggior parte degli indagati viene contestato di avere costituito un’associazione criminale di stampo mafioso, capeggiata dal noto pregiudicato Armando Vadalà, operante a Camaro, dedito alle estorsioni a danno di operatori commerciali, usura, ricettazione, truffe assicurative, porto e detenzione illegali di armi.

Le indagini sono partite dall’omicidio di Rosario Mesiti, avvenuto il 22 Agosto 2006 all’ingresso del mercato rionale -Zaera-, per il quale sono stati arrestati, il 18 Novembre di quell’anno, i pregiudicati Antonino Morvillo e Benedetto Bonaffini.

Da tale indagine era emersa la pericolosità di un gruppo criminale già noto, denominato Vadalà-Campolo, stabilmente insediato nella zona del Viale Europa, attivo nelle estorsioni a danno dei commercianti del mercato.

Le ulteriori indagini, coordinate dal pm Giuseppe Verzera della locale Procura Distrettuale Antimafia, si sono sviluppate fino a maggio 2008, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, ed hanno consentito di provare l’ipotesi investigativa, nonché di individuare i componenti del gruppo – quattro dei quali sono attualmente indagati in stato di libertà -. È emerso che, oltre a esercitare l’estorsione, il sodalizio praticava una redditizia attività usuraia.

Inoltre, si è avuto modo di verificare che, dietro la copertura di una agenzia assicurativa, gestita da uno degli indagati, venivano pianificate, oltre alle attività estorsive e usurarie, anche truffe assicurative mediante denunce di falsi incidenti stradali, con relativo reclutamento di falsi testimoni gravitanti intorno al gruppo criminale.

È in corso la conferenza stampa in Questura. Eventuali aggiornamenti sul caso nel corso della giornata.

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