Parla il questore Vincenzo Mauro: «Nessuna emergenza criminalità ma vigiliamo per garantire la sicurezza ai cittadini»

Parla il questore Vincenzo Mauro: «Nessuna emergenza criminalità ma vigiliamo per garantire la sicurezza ai cittadini»

Parla il questore Vincenzo Mauro: «Nessuna emergenza criminalità ma vigiliamo per garantire la sicurezza ai cittadini»

martedì 01 Luglio 2008 - 20:03

Per il questore i due fatti di sangue sono fenomeni delinquenziali. Potenziati i servizi di controllo del territorio

Due fatti di sangue nel giro di poche ore a Messina hanno fatto scattare il campanello d’allarme. Un tentato omicidio ai danni di un esponente della criminalità organizzata a pochi metri da piazza Cairoli ed una sparatoria in pieno giorno in via La Farina sono episodi che inducono a pensare ad una recrudescenza del fenomeno mafioso. Un’ipotesi che per il momento il questore di Messina, dottor Vincenzo Mauro tende ad escludere categoricamente: «Assolutamente non parlerei di questo genere di recrudescenza. Caso mai lo etichetterei come fenomeno delinquenziale ma non mi spingerei oltre. Comunque la Polizia è al lavoro per risalire al movente dei due agguati e capire che cosa abbia spinto queste persone a far uso delle armi. Io penso che nelle prossime ore dovremmo saperne di più»

Secondo lei si può già parlare di emergenza criminalità?

«No, non direi. Ciclicamente, in questo periodo dell’anno, certe situazioni si ripetono. Però posso dire ai messinesi che i nostri investigatori della Squadra Mobile stanno lavorando alacremente per comprendere se i due fatti di sangue siano collegati, individuarne la natura e tentare di trovare i colpevoli. In questo momento è in corso un’attività di indagine all’interno dei nostri uffici ed un’altra di controllo del territorio. Stiamo rivolgendo maggiore attenzione a quelle zone della città dove presumibilmente sono sorte le problematiche dalle quali sono scaturiti i due agguati».

Lei ha deciso di rafforzare, sin da stasera il controllo del territorio aumentando il numero delle Volanti che presidiano la città e disponendo una serie di posti di blocco e di controlli e perquisizioni. Come va interpretata questa decisione?

«Come un segnale forte e significativo nei confronti dei malintenzionati. La mia è stata una decisione immediata e quasi ovvia, assunta subito dopo il ferimento di via La Farina. Vogliamo capire cosa sta succedendo in certi ambienti e per questo la Squadra Mobile sta lavorando e dai nostri investigatori ci aspettiamo al più presto indicazioni precise. Ma, allo stesso tempo, già da ora vogliamo avere un controllo del territorio più ferreo. Le nostre pattuglie fin da stasera saranno presenti massicciamente in città anche perché vogliamo contenere eventuali reazioni ai due fatti di sangue. Quindi anche un’azione deterrente da parte nostra».

Dal tono delle sue parole lei sembra comunque molto ottimista.

«Lo sono perché è giusto esserlo. So di poter contare su dei bravissimi poliziotti, ottimi professionisti che penso potranno darci al più presto una risposta positiva grazie alle loro attività investigative».

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