Ospite “d'eccezione- dell'incontro-dibattito, l'on Alessandra Siragusa componente Commissione Pubblica Istruzione e Cultura della Camera dei Deputati
Un vivace e partecipato incontro-dibattito dal titolo “Scuola,Università,Ricerca quello promosso dall’Associazione politico culturale Democratici e Messinesi, nata come strumento di promozione di dibattito ed iniziativa politica nella città e nella provincia di Messina e tenutosi nel salone del Royal Hotel.
L’incontro, coordinato da Piero David, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo della scuola e dell’università, del mondo sindacale, e del movimento studentesco. Il dibattito, molto intenso, ha trattato tutti i temi all’ordine del giorno: dai pesanti tagli al settore dell’istruzione operati dalla Legge 133/08, alla legge Gelmini che introduce il maestro unico e riduce il tempo pieno per le scuole del sud, dal disegno di legge per regionalizzare gli insegnanti alle classi ponti solo per gli immigrati, dal rischio di privatizzare il sistema universitario, al nuovo decreto sui concorsi a ricercatore che concede ai professori ordinari ancori più poteri di quelli che avevano in precedenza.
L’incontro si è concluso con l’intervento dell’on. Alessandra Siragusa, componente Commissione Pubblica Istruzione e Cultura della Camera dei Deputati, che ha ribadito la volontà del Partito Democratico di contrastare fortemente gli interventi del Governo in materia di istruzione secondaria ed universitaria, lanciando inoltre l’appello a tutte le “forze della scuola e dell’università’, alle famiglie interessate, perché partecipino alla raccolta delle firme per il referendum contro la legge Gelmini, promuovendo comitati in tutte le piazze e luoghi di lavoro-, per chiedere al Governo di ritirare i tagli e sollecitare una discussione su una riforma vera del sistema dell’istruzione secondaria ed universitaria.
Infine, la Siragusa, definendo antimeridionaliste le misure adottate,ha invitato tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia e lo stesso Governo regionale, ad assumere le opportune iniziative per impedire che la scuola e le università siciliane vengano definitivamente compromesse proprio in considerazione della scarsa capacità economica della Regione Siciliana.
