Pendolari dello Stretto e Dimensione Trasporti uniti: «Rfi sventola dalle sue unità navali le bandiere del degrado»

Pendolari dello Stretto e Dimensione Trasporti uniti: «Rfi sventola dalle sue unità navali le bandiere del degrado»

Pendolari dello Stretto e Dimensione Trasporti uniti: «Rfi sventola dalle sue unità navali le bandiere del degrado»

giovedì 26 Giugno 2008 - 15:48

Il Comitato Pendolari dello Stretto e Dimensione Trasporti non demordono e si -uniscono- in difesa della mobilità dello Stretto, a fronte di un’opera di dismissione sempre più evidente da parte delle Ferrovie dello Stato. «Con l’arrivo dell’estate – scrivono in una nota Pietro Interdonato (Comitato Pendolari dello Stretto) e Mimmo Caia (Dimensione Trasporti) – la ripresa del traghettamento tra Rada S. Francesco e Villa San Giovanni, durante le ore notturne, costituisce per i pendolari e della comunità dell’Area dello Stretto, motivo di effimero sollievo, che purtroppo si registra nella lucida determinazione del traghettatore privato; ed in questo si rivela la più cruda verità: la subalternità, la negligenza del traghettamento del gruppo F.S. ed R.F.I., che non faticano a sventolare dalle sue unità navali le bandiere del degrado a fronte della accelerazione e delle laceranti dismissioni, che alla fine depotenziano e comprimono i collegamenti necessari ed utili fra le due sponde».

«La disincantata osservazione dell’ex Ministro Bianchi – prosegue la nota – non è nuova quando evidenzia l’inaffidabilità e lo scardinamento governativo relativamente allo scippo delle risorse Ex- Fintecna, destinate al pur parziale superamento degli acuti scompensi infrastrutturali,in termine di mobilità locale,che non garantiscono, in atto, l’efficacia della continuità territoriale, comportando nell’Area dello Stretto l’incongruente competitività dell’impresa pubblica. Lo stesso ex-Ministro Bianchi, nell’ultimo periodo della sua funzione di massima rappresentatività Governativa, in un incontro romano con i rappresentanti del Comitato Pendolari dello Stretto avvenuto dopo l’approvazione dell’art.8 del collegato alla Finanziaria 2008 (contenente altre risorse specifiche per l’Area dello Stretto ben distinte dai fondi ex Fintecna) non mascherò la pesantezza delle fatiche, per l’insufficiente collegialità della programmazione strategica delle Istituzioni Territoriali a fronte della comune e complessa problematica della mobilità locale dello Stretto».

«E’ un classico film proiettato, già visto e previsto – concludono Interdonato e Caia – dove nulla deve succedere nello Stretto,con interessi inconfessabili,a tutto discapito delle Comunità interessate. I rappresentanti del Comitato Pendolari dello Stretto e Dimensione Trasporti, condividendo il merito dell’inasprimento dell’azione sindacale contro le insufficienze del gruppo F.S., confermano, dopo la sottoscrizione e la bozza dell’interpellanza parlamentare condivisa ed esplicitata nella sede formale dall’On. Aurelio Misiti, la legittimità propulsiva del ruolo intrapreso, in sintonia con l’ansia di recupero dei diritti collegati ai primari bisogni di mobilità locale dell’Area dello Stretto. Tutto ciò non desistendo dalla realizzazione della Metropolitana del mare e dalla individuazione di un equo contratto di servizio che garantisca l’affidabilità dei comportamenti delle Istituzioni Locali e delle imprese erogratice dei servizi».

(foto Dino Sturiale)

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