L'allarme della OSAPP: «Servono altre 300 unità»
Il grido di allarme della Polizia Penitenziaria di Messina parte dalla OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria): la situazione del personale di polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Messina e’ ormai prossima al collasso.
«Il competente provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Sicilia – si legge nel comunicato – ha cercato di tamponare la grave carenza con invio di personale in missione da altri istituti della regione. ma questo e’ stato possibile sino a quando vi era disponibilita’ finanziaria. Ora invece sono finiti anche i soldi e con essi il supporto garantito alla polizia penitenziaria messinese».
L’Osapp ha dunque fatto presente ai vertici dell’amministrazione penitenziaria quale sia l’attuale situazione a Messina, chiedendo anche la revisione dell’attuale pianta organica.
E a conclusione del tavolo tecnico istituito per fare il punto della situazione sul problema dell’organico, al quale hanno preso parte l’Osapp, le altre oo.ss. maggiormante rappresentative e la direzione della casa circondariale, e’ emerso un dato sconcertante: al carcere di Gazzi a fronte dell’attuale forza presente sarebbero necessarie altre 300 unita’ di Polizia Penitenziaria.
«E mentre le altre Forze di Polizia rispondono all’esigenza di una societa’ piu’ sicura – si legge nel comunicato – la polizia penitenziaria di Messina incontra enormi difficolta’ nel garantire la custodia della popolazione detenuta, difficolta’ colmate sino ad oggi grazie al non comune senso del dovere e elevata capacita’ professionale».
