Ponte sullo Stretto, la parola ai sindaci di Torregrotta, Valdina e Venetico: piena collaborazione ma con le dovute precauzioni

Ponte sullo Stretto, la parola ai sindaci di Torregrotta, Valdina e Venetico: piena collaborazione ma con le dovute precauzioni

Ponte sullo Stretto, la parola ai sindaci di Torregrotta, Valdina e Venetico: piena collaborazione ma con le dovute precauzioni

giovedì 24 Marzo 2011 - 10:51

Per i primi cittadini il gioco vale la candela: il trasferimento dei materiali ottenuti dagli scavi nei siti individuati all’interno di ciascun comune, viene considerato un “prezzo” giusto da pagare in cambio di un’efficiente sistema viario che grazie alla realizzazione dello svincolo autostradale migliori la vivibilità della zona

Dopo la conferenza “a sorpresa” tenuta ieri a Palazzo dei Leoni dal presidente Ricevuto per annunciare le ultime novità Ponte sullo Stretto, la parola passa ora ai sindaci dei comuni di Torregrotta, Valdina e Venetico, direttamente coinvolti nell’accordo, ancora solo verbale, riguardante i siti – già individuati – in cui conferire il materiale di risulta ottenuto dagli scavi propedeutici alla realizzazione dei cantieri.

Tutti i tre mostrano confermano la disponibilità mostrata al presidente della Stretto di Messina Pietro Ciucci, che al General Contractor Eurolink, a condizione però che si concretizzi la realizzazione dello svincolo autostradale. Una bretella inizialmente aperta solo al passaggio dei tir che scaricheranno le enormi quantità di terra, ma che al termine dei lavori diventi pienamente operativa e fruibile ai centri della zona, per poter finalmente migliorare la viabilità nella fascia di territorio che da Villafranca arriva fino a Milazzo.

Per il sindaco di Torregrotta Antonino Caselli «è evidente che il Ponte sullo Stretto non si ferma a Messina e Torre Faro, ma le ricadute riguardano buona parte della provincia messinese, compresa la fascia tirrenica. Noi siamo interessati ad incentivare il nostro territorio e la realizzazione della grande infrastruttura ci permetterà di farlo se, così come discusso l’altro giorno, si potrà realizzare con maggiore facilità lo svincolo autostradale. Un’opera che nell’immediato sarà necessaria per il continuo andirivieni dei camion che conferiranno in discarica, ma che per noi ha un’importanza strategica in ottica futura». Poco importa per i primi cittadini se l’uscita sarà quella di Monforte San Giorgio, così come previsto nel progetto precedentemente redatto dal Cas e finora non finanziato, o un’altra, purché essa ricada in uno dei tre comuni “interessati”.

La realizzazione dello svincolo sembra dunque essere, almeno finora, la condizione unica e irrinunciabile affinché mezzi e uomini possano accedere alle cave individuate nei comuni tirrenici che dovranno essere restituite ai “proprietari” solo dopo gli adeguati interventi di bonifica ambientale.

Ma le richieste in corso di trattativa riguardano anche altri accorgimenti di viabilità, come ci spiega il sindaco di Valdina Pierluigi Di Stefano: «Vorremmo discutere la possibilità di recuperare la linea ferroviaria attualmente dismessa facendo diventare altra strada di collegamento, ma in questo caso sarà necessario coinvolgere anche Rfi per cui il discorso da avviare è più lungo e complesso. L’idea potrebbe valere anche per altre vie di accesso». Tutte ipotesi da valutare e concordare in loco così come avverrà nei prossimi giorni (forse già da lunedì) con una serie di sopralluoghi effettuati dai tecnici delle varie amministrazioni comunali di concerto con Eurolink e Stretto di Messina: «Quel che è certo – afferma il primo cittadino di Venetico Carlo Lamberti – e che ci trova tutti d’accordo è che i nostri comuni non devono essere considerati delle discariche, noi diamo la nostra disponibilità ma vogliamo garanzie assolute».

I sindaci si dicono dunque pronti a passare dalle parole ai fatti, quelli scritti, che mettano al sicuro i loro territori ma soprattutto rappresentino una garanzia per la vivibilità dei cittadini. Ciascuno insomma, come si usa dire in questi casi, tira acqua al proprio mulino: gli amministratori di Valdina, Torregrotta e Venetico si proiettano già in un futuro fatto di strade a scorrimento veloce, funzionanti svincoli autostradali, immaginando un sistema viario finalmente degno di tale nome. E sognare, fortunatamente, non ha prezzo. ELENA DE PASQUALE

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