Gli sfollati aderenti al Comitato Insieme per non Dimenticare “ufficializzano” la decisione di adire alle vie legali: «È l’unica alternativa che ci resta per farci sentire» spiega la presidente del Comitato Marisa Calafiura. Firmata la revoca dell’ordinanza di sgombero della “Leonardo Da Vinci”, ma per la ripresa delle lezioni si attende la decisione del dirigente scolastico Aldo Violato
Tempo scaduto. Dopo una lunga fase di attesa, fatta di incontri con il soggetto attuatore, di tentativi di mediazione per cercare di venire incontro alle esigenze di chi, a causa della paura che continua a prendere il sopravvento, di tornare a Giampilieri e negli altri centri colpiti dall’alluvione non né vuol sapere (almeno per il momento), gli sfollati aderenti al Comitato “Insieme per non Dimenticare” presenteranno ricorso al Tar. La decisione è giunta nella tarda serata di ieri, ancora da definire il numero di quanti opteranno per un iter legale. «Abbiamo aspettato che il soggetto attuatore desse ascolto alle nostre richieste – ha spiegato la presidente del Comitato Marisa Calafiura – ma di fronte alle nuove ordinanze di rientro che sono state recapitate a tanti altri sfollati, abbiamo capito che era arrivato il momento di agire».
Uno piccolo spiraglio, in quel “muro” creatosi fra Buzzanca ed una parte di cittadini decisi a non dare seguito a quei provvedimenti, lo si era intravisto dopo il corteo di protesta organizzato dal Comitato lo scorso 15 gennaio (vedi articolo correlato in basso): il giorno dopo la manifestazione, infatti, il sindaco aveva dato la propria disponibilità ad aiutare gli sfollati che dovranno lasciare gli alberghi ma che al tempo stesso non vogliono far ritorno a casa, per cercare un alloggio alternativo. A questo si era aggiunta anche la garanzia di un sussidio per le famiglie interessate (vedi correlato in basso). E tuttavia dopo quell’incontro niente sembra essere cambiato se non il giorno, sempre più vicino, per l’abbandono degli hotel e per lo spostamento in un eventuale casa in affitto, con garanzia di sostegno economico, è stato poi specificato, solo per coloro che possano effettivamente attestare un disturbo psico-fisico che impedisce dunque il ritorno a Giampilieri e dintorni.
“Requisito”, quest’ultimo, non facilmente definibile, sostengono però i cittadini del Comitato “Insieme per non Dimenticare” che sottolineano infatti come la paura di morire o l’ansia di poter rimanere nuovamente rimanere intrappolati nel fango, non è una patologia “diagnosticabile” come altre, «ognuno la prova e la manifesta in modo differente – spiegano – è qualcosa che ti porti dentro e di cui probabilmente non riuscirai mai più a liberarti». E dunque la mancanza di un punto di incontro fra le parti, ha spinto gli sfollati a fare la “prima mossa” decidendo, come preannunciato settimane addietro, di ricorre al Tribunale Amministrativo: «Ad assisterci – afferma Marisa Calafiura – sarà lo studio legale dell’avvocato Massimiliano Pantano. Non ci rimane altra alternativa. Per la prossima settimana intanto abbiamo programmato un altro corteo per le vie della città e questa volta ci faremo sentire».
Intanto ieri l’assessore alle politiche scolastiche Salvatore Magazzù che di concerto con il preside Aldo Violato dell’istituto “Leonardo Da Vinci” di Giampilieri Superiore, sta lavorando per la riapertura del plesso scolastico, ha ottenuto dal primo cittadino la firma per la revoca dell’ordinanza con cui, dopo i fatti di ottobre, era stata stabilita la chiusura della scuola. «Grazie a questo provvedimento – ha spiegato il rappresentante della giunta Buzzanca – da lunedì l’edificio viene dato “ufficialmente” in consegna al dirigente scolastico. Sarà quest’ultimo, dopo aver provveduto al completo riordino della struttura che riacquisterà il proprio “status” di scuola, a decidere di concerto con gli insegnanti quando fissare l’inizio delle lezioni. Dovrà inoltre essere organizzato il servizio di scuolabus che garantirà il trasporto dei bambini da casa all’istituto e viceversa». Difficile poter sapere quanti saranno i piccoli studenti che ricominceranno le lezioni a Giampilieri Superiore: l’assessore Magazzù attende infatti di visionare l’elenco aggiornato con gli ultimi spostamenti delle famiglie dalla varie strutture alberghiere per capire, sulla base delle nuove sistemazioni, quanti saranno gli alunni che faranno ritorno alla “Leonardo Da Vinci”.
Sul fronte degli interventi, in stand-by le operazioni di sgombero da fango e detriti di via Puntale a causa della violenta pioggia degli ultimi giorni che ha fatto slittare i lavori già previsti. I tecnici della Protezione Civile, come spiegato anche da Arcangelo Ruffino della Struttura di Coordinamento Operativo (Sco) aspettano un nuovo ok da parte del dirigente Lo Monaco che, con tutta probabilità, attende a propria volta condizioni meteo più stabili e soprattutto più sicure. «Il maltempo di questa settimana – ci spiega infatti Ruffino – ha determinato lo scivolamento di altra fanghiglia dalle colline, per cui sarà necessario intervenire anche nelle strade che erano state completamente ripulite».
(foto Dino Sturiale. Correlati in basso gli altri articoli)
