Il dir.gen.Protezione Civile nazionale Galanti: “Per il restauro del territorio tempi lunghi”. Intanto il governatore siciliano Lombardo spinge: aumentare livello controllo sul dissesto idrogeologico. Occhio alle pratiche che per il declassamento del rischio e alle autorizzazioni edilizie
La grande scena mediatica si è ormai da qualche giorno spostata altrove, mentre la nostra città non ha ancora trovato il tempo per leccarsi le ferite dopo una disastro che ha causato vittime, feriti e danni, costretto tante famiglie a lasciare le proprie case, ma soprattutto suscita negli abitanti di “zone ancora a rischio” tanta paura. Il punto della situazione sulla parte della nostra città distrutta dall’alluvione lo fa oggi il direttore generale del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Elvezio Galanti, nel corso di una conferenza stampa organizzata dall’Uncem Toscana: “A Messina e’ stata risolta la parte emergenziale – afferma -, con le persone che sono state ricoverate in alberghi e strutture adeguate. L’aspetto più complicato è restaurare il territorio, affinché il versante non riproponga più una propensione al dissesto. Questo vuol dire tempi di studio geologico dell’area, la sua messa in sicurezza ed il ritorno delle persone a casa. Ma i tempi, in questo caso, saranno lunghi e diversi da area ad area. Purtroppo nel nostro paese prima si urbanizza e poi si fanno le aree a rischio-. Galanti ha inoltre sottolineato le differenze tra la situazione di Messina e quella dell’Aquila, realtà territoriali assolutamente diverse per conformazione.
Relativamente all’attività scolastica invece, il direttore generale ha spiegato che -le scuole sono gia’ state tutte riattivate, sia quelle ristrutturate in modo antisismico, sia quelle prefabbricate. In questo momento tutta l’attività scolastica e’ stata ripresa, salvo una situazione, che comunque si sta risolvendo in questi giorni-.
Intanto la giunta regionale, su sollecitazione del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha deciso di aumentare il livello di controllo sulle situazioni di dissesto idrogeologico. Nella pratica il provvedimento assunto comporterà un controllo diretto da parte degli uffici palermitani sulla gestione del territorio, fino ad oggi di competenza degli enti locali. Un aspetto molto importante di cui la Regione si occuperà è ad esempio il declassamento delle aree a rischio che sono strettamente collegate con al rilascio di autorizzazioni edilizie.
