Progetti salva precari. Cgil «una soluzione confusa e temporanea», Cisl «una boccata d’ossigeno, necessario però un progetto definitivo»

Progetti salva precari. Cgil «una soluzione confusa e temporanea», Cisl «una boccata d’ossigeno, necessario però un progetto definitivo»

Progetti salva precari. Cgil «una soluzione confusa e temporanea», Cisl «una boccata d’ossigeno, necessario però un progetto definitivo»

sabato 30 Gennaio 2010 - 09:13

Le organizzazioni sindacali “commentano” l’introduzione dei progetti “salva precari” varati dall’assessore Lenza. Gli elenchi di chi è rientrato in graduatoria pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale

Partiranno il prossimo 15 febbraio i progetti “salva precari”, o meglio “Progetti Leanza”, varati dall’assessore regionale al ramo a seguito della protese inscenate dal comparto scuola per i tagli previsti dalla legge di riforma Gelmini. Immediate le reazioni dei sindacati, con in testa la Flc Cgil di Messina: la segretaria Graziamaria Pistorino commenta così la soluzione individuata dal rappresentante della Regione: «Noi non abbiamo mai ritenuto questi progetti la soluzione ai tagli varati dalla Gelmini. Da un lato, infatti, è una misura occasionale e non strutturale che non risolve il problema. Dall’altro è intervenuta con modalità e mezzi che hanno crearo grande confusione e incomprensibili discriminazioni tra lavoratori».

Va infatti ricordato che i nuovi progetti, dopo le dure proteste che hanno animato il mondo della scuola nei mesi di settembre e ottobre, sono stati approvati sulla base di un accordo siglato tra la regione Sicilia ed il Miur che ha previsto lo stanziamento di 40 milioni di euro per il biennio 2009/2011 per l’attivazione di progetti formativi che coinvolgeranno 1800 lavoratori in tutta la Sicilia tra personale docente e ATA che saranno individuati utilizzando le graduatorie permanenti e tra chi abbia prestato servizio nell’anno scolastico 2008/2009. «Non dobbiamo dimenticarci che in Sicilia nel triennio 2009/2011 a causa della riforma Gelmini verranno tagliati 20mila posti di lavoro tra docenti e personale ATA. Di questi circa 3mila nella sola provincia di Messina – commenta Pistorino – . Un futuro certo non roseo né per la qualità della scuola dei nostri figli né per i lavoratori del settore».

Sul provvedimento Leanza interviene anche la Cisl scuola. La segreteria del sindacato Laura Fleres che pur sostiene la necessità di giungere ad una soluzione organica e definitiva del problema, ritiene che i progetti salva precari, i cui elenchi sono già stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, rappresentano comunque «un’opportunità e un’occasione di lavoro per i tanti lavoratori rimasti fuori dal circuito scolastico perché rimasti senza incarico». I progetti sono stati attivati per reti di scuole aventi come capofila un istituto sede di servizi per l’handicap o centro per la prevenzione della dispersione scolastica. La Cisl Scuola ritiene questi progetti una boccata d’ossigeno in un anno scolastico particolarmente difficile per il personale della scuola, ma non può essere la soluzione definitiva. «Abbiamo spiegato anche presso le sedi istituzionali – conclude la Fleres – che occorre trovare una definita collocazione al personale precario ripristinando i posti tagliati a seguito della riforma Gelmini».

E. Dep.

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