-Radio Call Service-: le dipendenti scioperano al contrario

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venerdì 01 Agosto 2008 - 10:02

La speranza appesa alla politica. Molte le prese di posizione

Le ragazze di -Radio Call Service- di Gliaca di Piraino e -Call Center Italia- di Palermo, come ogni giorno da 25 anni, rispondono anche oggi «Buon giorno, sono… in cosa posso essere utile?». Lo hanno comunicato ieri le stesse dipendenti, che non si arrendono alla chiusura dell’azienda, a partire da oggi, e mettono in scena questo -sciopero al contrario-.

«Non vogliamo essere figli dell’assistenzialismo. Vogliamo fortemente vivere del nostro lavoro. È un nostro diritto. Lo dice anche l’art. 1 della Costituzione. Stiamo facendo un investimento importante a garanzia del nostro futuro e di quello delle nostre famiglie. Se non fossimo al verde, investiremmo in denaro; invece investiamo ciò che di più prezioso possediamo: il nostro tempo e la professionalità acquisita in tanti anni: lo facciamo con la certezza che lo Stato non può abbandonarci!».

Le speranze delle dipendenti, e di tutto il gruppo imprenditoriale (che, lo ricordiamo, comprende anche la camiceria -Castello- di Brolo), sono appese a diversi fili, sindacali, ma anche politici. A partire dalle proposte messe in campo dall’assessore regionale al Lavoro Carmelo Incardona e dal responsabile della Task force per l’Occupazione Salvatore Cianciolo, sulla rateizzazione dei debiti tributari e fiscali dell’azienda, in modo da consentirle di ottenere il Durc, il documento di regolarità che le consentirebbe di partecipare a nuove gare d’appalto e riscuotere i crediti ancora vantati nei confronti di diversi clienti. E poi ci sono tutti gli interventi politici, a tutti i livelli, che chiedono soluzioni positive per salvaguardare i posti di lavoro. Il Consiglio comunale di Brolo ha espresso solidarietà e ha proposto il congelamento dei tributi comunali dovuti. Solidarietà è stata espressa, per la camiceria -Castello- (ma la vertenze è, si può dire, unica) anche dal sindaco di Capo D’Orlando Enzo Sindoni. Diversi politici regionali hanno preso posizione contro l’eventualità della chiusura, ultimo il segretario regionale dei Comunisti Italiani Salvatore Petrucci, che ha duramente accusato il presidente Raffaele Lombardo.

Si attende, inoltre, il risultato dell’interrogazione a risposta scritta al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, da parte capogruppo dell’Mpa a Montecitorio Carmelo Lo Monte. Nell’interrogazione si legge, tra l’altro: «È urgente che il ministro Sacconi, d’intesa con Regione Sicilia, adotti tutte le misure indispensabili per avviare un piano di risanamento del gruppo ed evitare ai lavoratori e alle loro famiglie una situazione divenuta ormai insostenibile»

Le dipendenti hanno ricordato che hanno istituito un indirizzo di posta elettronica, al quale si può scrivere per lasciare un segno di solidarietà: leragazzediradiocall@libero.it.

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