«A scanso di equivoci, voglio sottolineare che gli organi di governo di Ateneo hanno espresso soddisfazione per l’importante riconoscimento che la dottoressa Federica Migliardo ha conseguito a Parigi. Un vanto per tutta l’Università di Messina».
Ci tiene a fare chiarezza, il rettore Francesco Tomasello, sul polverone alzatosi intorno alla vicenda Migliardo, la pluripremiata dottoressa esclusa dal concorso per ricercatore all’Università di Messina nel 2005.
«I vari organi di governo – continua il Rettore – hanno esaminato gli atti pubblici del concorso, così come può fare chiunque sia interessato, consultando il sito dell’Ateneo. Il candidato che ha preceduto nella graduatoria Federica Migliardo vantava un cursus studiorum ragguardevole, con numerose pubblicazioni ed esperienze all’estero. Inoltre, per quanto riguarda questo genere di concorsi, è bene sottolineare che le commissioni che giudicano i candidati, non sono formate da docenti dell’Università di Messina, ma sono esclusivamente a carattere nazionale. Nel caso del concorso in questione erano presenti docenti di Milano e di Roma 3. Il Rettore deve ovviamente vigliare sulla regolarità ma senza entrare nel merito del giudizio finale. E’ ovviamente costume dell’Università di Messina controllare il profilo dei candidati e, nei concorsi banditi negli ultimi tre anni, tutti i candidati sono autori di numerose pubblicazioni e importanti soggiorni all’estero».
I chiarimenti del rettore non si fermano: «L’università di Messina ha elaborato un modello di valutazione dell’assegnazione che fa riferimento alla didattica. Infatti, le facoltà che avranno meglio allocato i posti, saranno premiate con ulteriori posti. Queste sono decisione prese mesi fa. E’ chiaro che l’Università di Messina ha innalzato i poteri di controllo sugli atti e i livelli di pubblicazione degli stessi. Chiunque, lo ribadisco, può liberamente consultare gli atti di qualsiasi concorso del nostro Ateneo».
In conclusione di conferenza, Tomasello ha elencato i cinque provvedimenti che sono stati deliberati nella riunione di ieri dal Senato Accademico. Li riportiamo qui di seguito:
1. Proseguendo nella trasparenza e nella pubblicizazzione del nostro lavoro, l’Ateneo si impegna a divulgare tutte le deliberazioni di Facoltà, del Senato Accademico e del Consiglio d’Ateneo, pubblicandole sul sito Internet www.unime.it.
2. L’università di Messina si impegna a pubblicizzare le metodologia adottate sugli organi di stampa .
3. E’ allo studio un codice etico che verrà adottato con delibera da tutti gli organi di governo dell’Ateneo.
4. A tutela degli studenti, dei ricercatori, dei docenti e del personale amministrativo, l’Università di Messina non tollererà nessun tentativo di diffamazione proveniente dagli organi di stampa.
5. Alla fine del mese di Aprile, l’Università presenterà la sua attività e le sue eccellenze alle comunità locali alla presenza di personalità di grande prestigio scientifico che potranno, tra l’altro, valutare ed esprimere giudizi sulla nostra attività.
Dopo le decisioni del Senato Accademico, è intervenuto, in chiusura di conferenza, il presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina, il quale si è dichiarato molto dispiaciuto per la recente polemica innalzatasi sul suddetto caso: «E’ veramente spiacevole vedere le buone notizie trasformarsi in cattive. Il prestigioso premio, del quale è stata insignita Federica Migliardo, è motivo di orgoglio per l’Università di Messina e come tale bisogna interpretarlo. Siamo arrivati a rammaricarci invece di rallegrarci. Noi imprenditori messinesi siamo un pò stanchi di vedere evidenziate solo le situazioni negative dagli organi di stampa, frutto di pesantissime eredità. Bisognerebbe cercare di evitare queste polemiche, anche per valorizzare al meglio i nostri giovani laureati».
(Foto di Dino Sturiale)
