Sequestrate dalla polizia anche due automobili sospette con dentro materiale incendiario
Delle quattro persone interrogate per tutta la notte dalla polizia che indaga sul rogo dell’Agriturismo di Patti, in cui sono morte tre persone, due sono state rilasciate, mentre altre due sono ancora in commissariato.
Restano a disposizione degli agenti Mariano Lamancusa, 32 anni, e il fratello Valerio Lamancusa, 31 anni. È stato invece rilasciato il terzo fratello, Filippo Lamancusa, che ha 36 anni. Non è ancora nota l’identità del secondo rilasciato.
Mariano e Valerio Lamancusa sono i proprietari delle due Fiat Uno sequestrate durante la notte dalla polizia, all’interno delle quali sono stati trovate scatole di fiammiferi e una bottiglia. I Lamancusa hanno degli appezzamenti agricoli in contrada San Cosimo, a Patti, poco distante dal -Rifugio del Falco- distrutto dalle fiamme mercoledì pomeriggio.
Le due auto dei pastori fermati dalla polizia di Patti nell’ambito dell’indagine sul rogo dell’agriturismo -Il rifugio del falco- erano nascoste sotto enormi cumuli di paglia. Gli investigatori, coordinati dal sostituto commissario Sandro Raccuia, le hanno trovate setacciando la contrada Nigra nel comune di Montalbano Elicona palmo a palmo. -Neppur gli elicotteri – spiegano gli inquirenti – sarebbero stati in grado di avvistarle-.
Sul rogo la Procura di Patti ha aperto un’inchiesta delegata, appunto, alla polizia e ai carabinieri che ieri sera hanno partecipato agli interrogatori dei quattro. I Pm titolari dell’ inchiesta, Gaetano Scollo e Roberto Saieva, indagheranno sulla matrice dell’incendio ma anche sui soccorsi prestati alla popolazione della zona che ha denunciato gravi ritardi negli interventi da parte della Protezione civile.