La società Tirone Spa incaricata dei lavori di trasformazione dell’area, a seguito di un nuovo incontro con i rappresentanti del IV quartiere, spiegherà le ragioni di fattibilità e sicurezza del progetto nel corso di una conferenza stampa in programma sabato
Un nuovo incontro tra il presidente della quarta circoscrizione Francesco Quero e l’assessore ai lavori pubblici di Palazzo Zanca Gianfranco Scoglio in cui si è tornati a discutere della fattibilità del progetto relativo alla riqualificazione del Tirone. Progetto rispetto al quale il consiglio di quartiere, in una delibera presentata lo scorso 5 ottobre, aveva sollevato dubbi e perplessità. Qualche giorno fa però i vertici della società di trasformazione urbana “Il Tirone Spa” hanno presentato una relazione tecnica di controdeduzioni alle osservazioni legittimamente sollevate dai rappresentanti di circoscrizione.
Nel documento approvato dai componenti della quarta municipalità che (vedi articolo correlato) hanno trovato il supporto anche di altre associazioni presenti sul territorio, il punto più importante riguarda sicuramente l’incolumità pubblica che, a detta del presidente Quero, potrebbe essere messa a rischio proprio da quel tipo di progetto. Da qui la richiesta, nella delibera n°77, di apportarvi delle modifiche sostanziali agli interventi da effettuare nell’area considerata .
Una posizione a cui i vertici della società hanno opposto le loro ragioni, ragioni che verranno illustrate punto per punto alla presenza della stampa nel corso di una conferenza che si terrà sabato nella sede della stessa società. “I vertici societari – si legge nel comunicato – intendono rappresentare i contenuti della relazione tecnica relativa al progetto di rigenerazione urbana del quartiere Tirone. L’obiettivo è quello di informare il pubblico attraverso i media, fugando ogni dubbio su possibili rischi connessi all’effettuazione dell’intervento. La presentazione sarà tenuta dal Presidente della società dott. Giuseppe Picarella, dall’Amministratore Delegato geom. Carlo Borella e dal Vicepresidente e coordinatore del gruppo di progettazione ing. Franco Cavallaro”.
Intanto però, in attesa dell’incontro di sabato, giungono ulteriori precisazioni da parte del presidente della circoscrizione Francesco Quero: “Quanto sottoscritto nella delibera non sono solo semplici critiche in merito al rischio idrogeologico che per esiste in quella porzione di territorio, ma abbiamo evidenziato altri aspetti che ci hanno spinto ad arrivare alle conclusioni che quel progetto così com’è va cambiato”.
Quero, infatti, “anticipando” ciò su cui con tutta probabilità si discuterà nel corso dell’incontro di sabato, evidenzia che accanto “ai dubbi sulla mancata sostenibilità territoriale abbiamo sottolineato quelli sulla sostenibilità urbana (vie di fuga, viabilità giornaliera, densificazione o meglio cementificazione del tessuto urbano, mancanza di aree attrezzate a verde) ed aggiungo che esistono forti dubbi anche sulla sostenibilità finanziaria dell’intero progetto”. Una posizione, quella del quartiere, condivisa all’unanimità dall’intero consiglio indipendentemente da qualsiasi colore politico. “Il principio fondamentale – afferma Quero – che ci ha guidato,quindi, è quello della tutela dell’interesse pubblico. Il Tirone è un borgo storico e la totalità degli interventi previsti cambierà la morfologia di una collina al centro della città di Messina. Si è ritenuto che uno strumento urbanistico come quello della STU, sia utile per quelle “trasformazioni” urbane in ambiti complessi e degradati, ma nel caso di un quartiere storico come quello del Tirone, il necessario soddisfacimento degli interessi privati ha fatto venir meno l’interesse pubblico”.
Il presidente Quero, dunque, informa che a breve convocherà un consiglio straordinario invitando l’assessore Scoglio e i rappresentanti della Stu “per un confronto ufficiale che sarebbe dovuto avvenire mesi addietro e che avevo sollecitato sin da luglio”
