La prossima riunione (quella decisiva?) il 27 marzo. Il -silenzio- preoccupante di Rfi.
Siamo ad una nuova, importante tappa d’avvicinamento all’approvazione definitiva del Piano regolatore del Porto. Un Piano che inizia a mettere d’accordo tutti, anche i sindacati, e che con il Comitato portuale riunitosi ieri è stato illustrato a i rappresentanti dei vari soggetti e delle categorie interessate dal presidente dell’Authority Dario Lo Bosco (nella foto).
Con il Comitato portuale di ieri sembra chiudersi definitivamente il capitolo Punto Franco a Messina. La decisione, che secondo la legge 84 del ’94 spetta all’Autorità portuale (cade, dunque, ogni conflitto di competenze con l’Ente porto) va solo in un senso: realizzare la centrale operativa del Punto Franco nella zona di Giammoro-San Filippo del Mela. Si sancisce una volta per tutte che la legge 191 del ’51 è superata da norme comunitarie e dalla stessa 84/94, e si scrive, forse, la parola fine su una querelle lunga cinquant’anni.
Riconosciuta l’importanza del ruolo della cantieristica, alla quale verrà data la giusta valorizzazione, mettendo d’accordo forze imprenditoriali e sindacali, con la realizzazione di un distretto ad essa dedicato.
Presente alla riunione, in qualità di rappresentante delle Ferrovie, Filippo Palazzo, della Direzione Navigazione di Rfi. Un Palazzo chiuso in un silenzio che fa a pugni con il ruolo cruciale, più volte invocato dai sindacati stessi, che Rfi inevitabilmente giocherà nel recupero dell’affaccio a mare. Sembra ormai definitivamente chiuso in un cassetto il progetto dell’interramento dei binari e dello spostamento della stazione centrale a Gazzi, secondo Rfi legato indissolubilmente alla realizzazione del Ponte, ma in realtà totalmente autonomo, se ci fosse la volontà reale di procedere. Eppure lo stesso Prp, come si legge nella relazione finale, «condivide e conferma l’esigenza di trasferire altrove, al più presto, il nodo ferroviario di Messina allo scopo sia di restituire alla Città i grandi spazi, oggi occupati da stazioni, binari e servizi, indispensabili per ricucire il tessuto che la lega alla Cittadella e alla zona Falcata, sia di meglio utilizzare preziose aree del porto storico».
Il prossimo appuntamento, dunque, è fissato per il 27 marzo, nel frattempo ognuno dei soggetti interessati e presenti oggi al Comitato potrà avanzare proposte e indirizzi, come concordato ad inizio settimana in Prefettura.
