Sanità regionale: meno fondi anche alla riabilitazione

Sanità regionale: meno fondi anche alla riabilitazione

Sanità regionale: meno fondi anche alla riabilitazione

giovedì 24 Luglio 2008 - 12:58

SSR annuncia il taglio di 70 posti di lavoro. Lunedì 28 luglio sciopero e manifestazione indetti da Cgil Cisl e Uil

Meno 30% di budget per la riabilitazione e la SSR annuncia licenziamenti. La SSR – società servizi riabilitativi -, al 51% di proprietà dell’Asl 5 , annuncia il taglio di 70 posti di lavoro a seguito della forte riduzione del budget regionale nel settore della riabilitazione a Messina e provincia, e Cgil Cisl e Uil proclamano lo sciopero in difesa dei livelli occupazionali e assistenziali.

«In conseguenza di una sciagurata diminuzione delle risorse destinate all’assistenza riabilitativa territoriale – spiegano Lillo Oceano, Saro La Rosa e Pippo Calapai, segretari generali delle Federazioni del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil Messina-, si è drasticamente ridotta l’assistenza nei confronti dei pazienti, con la creazione di lunghe liste d’attesa L’altra conseguenza è il determinarsi di una complicata vertenza occupazionale che mette a rischio oltre 70 posti di lavoro.»

Per i servizi riabilitativi dell’intera provincia di Messina, che conta circa 650 mila abitanti, la regione ha stanziato 15 milioni e mezzo di budget contro gli 80 milioni stanziati per la provincia di Catania che conta 1milione e 100 mila abitanti. Alla già eclatante sproporzione di risorse si è sommata una decurtazione del 30% circa del budget, che comporterà tagli all’assistenza e ai posti di lavoro. Conseguenze gravissime per la nostra provincia che da qualche tempo vede chiudere un’azienda dopo l’altra con una continua emorragia di posti di lavoro.

SSR è una società a capitale misto, Asl 51%, cooperative di lavoratori 49%, che oggi conta 150 dipendenti. Fornisce assistenza riabilitativa a minori e adulti a Messina, all’Asl e al Mandalari, ma anche a Santa Teresa di Riva, al centro di Oreto di Barcellona Pozzo di Gotto, a Patti, Capo d’Orlando e Acquedolci, per circa 2000 pazienti in tutta la provincia, tra cui anche bambini affetti da gravi disabilità, per i quali l’assistenza riabilitativa è fondamentale.

«Nonostante gli impegni assunti negli incontri tra la direzione dell’Asl 5, la Presidenza della SSR Spa, le cooperative e le OO.SS. e nonostante le reiterate sollecitazioni verbali e scritte che abbiamo inoltrato nelle scorse settimane, la vertenza SSR non trova ancora soluzione – spiegano Oceano, La Rosa e Calapai, che nei giorni scorsi hanno già chiesto l’intervento del prefetto Francesco Alecci -. Significativo poi che l’Asl, socio di maggioranza di SSR, invece di tagliare sprechi e consulenze, tagli per prima cosa l’assistenza ai cittadini e posti di lavoro. Inevitabile andare allo sciopero.»

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