Durante la mattinata si assentava più volte dal posto di lavoro perfino per andare a giocare al videopoker o per fare la spesa.

Santi Giccone, 58 anni, timbrava il cartellino e poi usciva per sbrigare gli affari suoi o semplicemente per prendere una boccata d’aria.

I Carabinieri in borghese, che lo hanno pedinato per alcuni giorni, hanno annotato fedelmente tutti i suoi spostamenti. E così ieri lo hanno arrestato per truffa aggravata ai danni dell’amministrazione comunale. La vicenda si è scoperta poiché i cittadini che telefonavano al Municipio di Scaletta si sentivano rispondere dalla segreteria telefonica del centralino che le linee erano tutte occupate.

E, invece, Giccone era indaffaratissimo a fare di tutto. Questa la giornata tipo monitorata dai Carabinieri. L’uomo arrivava sul posto di lavoro alle 7,30 timbrava il cartellino ed usciva per circa un’ora. Intorno alle 9 si recava in sala giochi, quindi una puntatina al bar per la colazione. Poi qualche minuto al centralino quindi altro salto in sala giochi per una partita al videopoker. Poi 8 minuti sul posto di lavoro, quindi un blitz dal pescivendolo e poi ancora un’ora sul posto di lavoro. Troppa fatica ed allora Giccone si concedeva altri cinque minuti seduto nella piazza antistante il Comune. Poi un salto in lavanderia, un’altra ora di lavoro e 15 minuti di pausa prima di tornare a casa dopo una mattinata di lavoro.

Secondo quanto accertato dai Carabinieri l’uomo si allontanava dal posto di lavoro senza aver mai attenuto alcuna autorizzazione. Il dipendente comunale di Scaletta Zanclea ha ottenuto gli arresti domiciliari.