Il segretario Generale della Filt-Cgil Pino Foti e il responsabile autoferrotranvieri Franco Silipigni, si sono rivolti al comissario dell’Atm Antonio Grasso, invitandolo a desistere dal produrre atti per il taglio degli straordinari, non perché ingiusti, ma perche in questo momento inutili.

-Sacrosanto principio quello di eliminare lo scandaloso ricorso al lavoro straordinario che, ci consenta il Commissario Grasso, andrebbe seriamente aggredito alla radice, ovvero colpendo soprattutto chi lo giustifica, chi lo controlla e, non ultimo, chi lo autorizza si legge in una nota. Ma se questo è veramente l’obiettivo, e lo condividiamo, lo strumento non può essere il discrezionalissimo quanto inedito interpello, bensì il contrattualissimo e trasparente concorso interno che, non si comprende per quale ragione, sembra procedura ormai scomparsa all’ATM. Siamo entusiasti nel constatare tanta improvvisa volontà in chi sa che comunque tra pochi giorni dovrà lasciare il posto agli organi ordinariamente nominati dalla nuova amministrazione, ma dato che i compiti affidatigli erano altri e certo ben più importanti, come il salvataggio e la trasformazione dell’azienda, compiti questi presupponiamo a questo punto non assolti-.

Poi una serie di interrogativi che i due rappresentanti dei lavoratori porgono a Grasso: -perchè a febbraio, anziché stipulare consulenze legali, tale interesse non si è subito manifestato e solo in questi ultimi giorni vi è stata un accelerazione nell’affannarsi a cercare di movimentare il personale, lasciando logicamente spazi liberi da rioccupare? Perché i tanto annunciati pezzi di ricambio non sono mai giunti in azienda? Perché le attività aggiuntive tanto clamorosamente sbandierate non sono mai state cedute da Sinatra? E non ultimo che fine ha fatto il Piano industriale che aveva reso urgente la nomina dell’attuale terna commissariale?-

Per Pino e Silipigni quegli atti che si pensa di mettere in atto saranno anche ispirati da giusti ed encomiabili principi, ma Grasso ed i suoi sanno perfettamente che, in una azienda che purtroppo lasciano in queste condizioni, non sono affatto urgenti ma del tutto inutili e non di meno inopportuni in piena campagna elettorale. Per questo si chiede di affidare ai successori tali scelte, nella speranza che tale invito gli venga rivolto anche dai candidati a Sindaco.