Sfregiò con un coltello una ragazzina: la Cassazione conferma la condanna a 4 anni per una ventiduenne

Sfregiò con un coltello una ragazzina: la Cassazione conferma la condanna a 4 anni per una ventiduenne

Sfregiò con un coltello una ragazzina: la Cassazione conferma la condanna a 4 anni per una ventiduenne

lunedì 26 Aprile 2010 - 14:58

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 4 anni e 20 giorni di reclusione per Alessia Micalizzi 22 anni la giovane che quattro anni fa ferì gravemente al volto Valentina D.P. che all’epoca aveva appena 17 anni.

I giudici della Corte Suprema hanno respinto il ricorso del legale della Micalizzi confermando la sentenza della Corte d’Appello e quella emessa in primo grado dal gup Alfredo Sicuro con il giudizio immediato.

Alessia Micalizzi era stata arrestata dalla Polizia per il reato di tentato omicidio che in seguito fu derubricato in lesioni gravissime.

La vicenda risale al marzo del 2006 quando esplose una lite fra ragazzine per questioni di gelosia. In realtà Alessia Micalizzi non era in alcun modo coinvolta nel triangolo amoroso ma intervenne a difesa di un’amica accusata di aver tentato di soffiare il ragazzo a Valentina. Un sabato sera, mentre il centro della città brulicava di giovanissimi Valentina, all’uscita da una sala giochi di via Ettore Lombardo Pellegrino, fu avvicinata da alcune ragazze che le dissero che la Micalizzi voleva parlarle. Valentina però entrò in una paninoteca ed all’uscita trovò ad attenderla Alessia Micalizzi e la ragazza che le avrebbe importunato il fidanzato. Volarono parole grosse, qualche spintone finchè Alessia estrasse dalla tasca un taglierino e colpì la rivale al volto ed al petto. Poi la Micalizzi fuggì facendo perdere le proprie tracce.

La 17enne, grondante sangue, fu trasportata al Piemonte dove i medici la suturarono con 220 punti. Alessia Micalizzi, invece, fece perdere le proprie tracce. La Polizia la cercò a casa ma la ragazza, in preda allo choc, girovagò per la città finchè non decise di costituirsi. Agli investigatori fornì una versione diversa da quella di Valentina e dei testimoni. Disse che fu provocata da Alessia e che si difese dopo aver trovato per terra il taglierino. Ma il suo raccontò non convinse né la Polizia né i giudici che in questi anni hanno dovuto pronunciarsi.

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