Lombardo investito del problema. Lunedì nuovo appuntamento all'Ufficio scolastico provinciale

Oggi è stata la volta della Prefettura. Il sindacato Sfida, in cerca di collaborazione da parte delle istituzioni per scongiurare il taglio di 166 posti di insegnanti di sostegno nella provincia di Messina, si è ritrovato oggi davanti alla Prefettura. Erano presenti, oltre a docenti e singoli sostenitori della causa, anche diverse associazioni di famiglie con disabili, provenienti da Messina e provincia. Sono proprio queste famiglie, infatti, che vivono il problema sulla loro pelle.

Stamattina, come ha raccontato il segretario provinciale dello Sfida, Maria Vitale Merlo, vista l’assenza del prefetto, i manifestanti sono stati ricevuti dal viceprefetto vicario, Maria Rosaria Laganà, che ha preso atto delle richieste e garantito che al rientro del prefetto, tra domani e dopodomani, sarà emanata una nota diretta a tutte le istituzioni interessate dalla vicenda.

Il corteo, a questo punto, si è sciolto, ma molti manifestanti sono confluiti spontaneamente all’Ufficio scolastico provinciale. «Lì siamo stati ricevuti dal vicedirettore, Calogero Piro – ha spiegato Vitale Merlo -, che ci ha informati che ieri, in occasione di una riunione palermitana, il presidente della Regione Raffaele Lombardo è stato investito direttamente della responsabilità sul problema. Attualmente, però, non ci sono dati nuovi.»

Per questo, lunedì è già stato fissato un nuovo appuntamento davanti all’Ufficio scolastico provinciale, contemporaneamente alla manifestazione dei sindacati confederali. In base alle risposte si pianificheranno eventuali ulteriori manifestazioni.

«Il problema adesso è diventato politico – ha concluso Vitale Merlo -, nessuno vuole fare la parte del cattivo e ognuno scarica la responsabilità sempre più in alto.»