Il presidio continuerà fino all'arrivo del direttore Ricevuto
Impossibile risalire ai criteri con cui sono stati tagliati 166 posti di insegnanti di sostegno per il prossimo anno. I dati forniti dall’Ufficio scolastico provinciale, su richiesta dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, non sono completi: «Mancano le indicazioni di gravità – ha spiegato Graziamaria Pistorino, segretario provinciale della Flc Cgil – , che sono indispensabili per capire quale sia il giusto rapporto numerico tra alunni e docenti».
I numeri che emergono sono comunque impressionanti: l’Ufficio ha rivelato che le richieste delle scuole sono state 400 in più rispetto ai posti concessi. La pesante discrepanza è stata giustificata sostenendo che le richieste erano esagerate, molte facevano passare per studenti disabili anche quelli che non hanno diritto all’insegnante di sostegno. «Ma non è opportuno delegittimare le richieste dei dirigenti scolastici – ha obiettato Pistorino, che, per giunta, provengono dai nuclei di lavoro (all’interno dei quali ci sono medici dell’Asl). In caso di diniego si deve fornire adeguata motivazione. Guardando i numeri, bastava che quest’anno si assegnasse lo stesso numero di insegnanti dell’anno scorso e non sarebbe successo questo finimondo.»
Il presidio davanti e dentro l’Ufficio, iniziato ieri, continua anche oggi, e finché il direttore Gustavo Ricevuto non darà udienza ai manifestanti. Il prossimo passo sarà il coinvolgimento del prefetto e delle istituzioni politiche locali.
In realtà il prefetto Francesco Alecci è già stato investito del problema, e lo stesso dicasi per il presidente della provincia Nanni Ricevuto. Avanguardia della protesta davanti alle istituzioni è stato il sindacato Sfida, che raccoglie famiglie di studenti disabili e docenti di sostegno. Oggi lo Sfida è presente accanto agli altri sindacati all’Ufficio scolastico, ma nelle settimane scorse ha impiantato una protesta su canali alternativi, cercando il dialogo istituzionale. Finora senza riscontri positivi, però.
In una nota di lunedì, la Segreteria nazionale dello Sfida esprime solidarietà ai docenti di sostegno che stanno presidiando ad oltranza e in maniera assolutamente civile l’Ufficio scolastico provinciale per protestare contro il taglio di 166 posti di sostegno. «Le famiglie – recita la nota – ancora una volta inizieranno l’anno scolastico in maniera drammatica e i loro figli saranno costretti a restare, fra pochi giorni, senza il supporto del docente di sostegno. Da parte dell’Usp di Messina il completo silenzio. Il Sindacato Sfida chiede un pronto e immediato intervento da parte del Governo affinché gli alunni diversamente abili della provincia di Messina e del resto dell’Italia abbiano garantito il diritto allo studio.»
