Spanò (Cgil): «Il problema della sicurezza sul lavoro parallelo a quello della legalità»

Spanò (Cgil): «Il problema della sicurezza sul lavoro parallelo a quello della legalità»

Spanò (Cgil): «Il problema della sicurezza sul lavoro parallelo a quello della legalità»

giovedì 13 Marzo 2008 - 11:54

Il segretario della Cgil: «L'augurio è che con la nuova normativa si faccia pulizia»

«Non si può aspettare che ci scappi il morto», titolava Tempostretto alcune settimane fa. Il morto, purtroppo, c’è scappato, anche se le cause che hanno portato all’ennesimo incidente sul lavoro di ieri sono ancora da accertare del tutto. Il problema, però, esiste e va affrontato in maniera seria e corale. Il reportage fotografico che abbiamo più volte pubblicato relativo alle tante situazioni di “in-sicurezza riscontrate in vari cantieri della città lo dimostra nella maniera più cruda e diretta.

«Il problema della sicurezza sul lavoro – afferma Franco Spanò, segretario provinciale della Cgil – è strettamente legato alla tematica anch’essa delicatissima della legalità. Una legalità che troppo spesso non è rispettata a causa sia di una mancanza di prevenzione che, successivamente di controlli». Il nuovo decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 marzo e che ha iniziato la trafila istituzionale che porterà, poi, all’attuazione definitiva, secondo Spanò «potrebbe darci quegli strumenti oggi necessari. Tra i provvedimenti previsti, particolarmente importante è quello che farà pulizia sulle cosiddette “dimissioni in bianco-, che i lavoratori spesso sono costretti a firmare al momento dell’assunzione, sottoponendosi a quello che è un vero e proprio ricatto occupazionale. Proprio per questo – aggiunge Spanò – è necessario che ci sia una presa di coscienza forte da parte dei lavoratori. Il condizionamento esiste e va superato, non si possono scambiare la salute e la sicurezza con un aumento di salario o uno straordinario».

E’ palese, però, come sia concreto un difetto di controlli. E’ di qualche giorno fa l’ultimo blitz delle forze dell’ordine in molti cantieri della Sicilia, ma verifiche del genere si contano sulle dita di una mano. «C’è un problema che riguarda la vigilanza – ammette Spanò – ed in effetti statisticamente non so quante volte in un anno, o addirittura ogni quanti anni si svolgono queste verifiche. E’ necessario che Medicina del lavoro, Ispettorato e tutti gli enti previdenziali competenti si attrezzino affinché si svolga un reale e concreto controllo continuo».

(foto Dino Sturiale)

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