Il sindacato chiede chiarimenti alle autorità competenti e programma una mobilitazione popolare
Continua a far discutere il progetto di riqualificazione del Tirone, storico e centralissimo quartiere della città.
Le azioni di intervento programmate dalla Stu-Tirone, società mista composta per il 70% da soggetti privati e per il restante 30% dal Comune di Messina, hanno aperto, negli ultimi mesi, un acceso dibattito, che si arricchisce di settimana in settimana di nuove voci, tra loro profondamente discordanti.
Stavolta, a scendere in campo è l’Ugl che, con una nota indirizzata al sindaco Buzzanca, al presidente della Regione Lombardo , all’assessore regionale all’ambiente, ai consiglieri comunali, ai rappresentanti della V circoscrizione e ai Presidenti degli Ordini degli architetti, degli ingegneri e dei geologi, manifesta -perplessità rispetto all’iter che sta seguendo l’ormai nota vicenda progettuale della Stu-Tirone”.
Il progetto di riqualificazione dell’antico quartiere, presentato dalla società mista, prevede in particolare la realizzazione di tre complessi edilizi, di cui uno di 15 piani; di un centro commerciale; e di un parcheggio di 1000 posti auto. Il tutto da realizzare in un’area di 15 ettari.
Un progetto ambizioso che ha scatenato numerose polemiche.
“Non sono sfuggite all’attenzione dei nostri organizzati- scrive l’Ugl – le serie di azioni che la popolazione civile e quella Istituzionale, hanno messo in campo nei confronti del suddetto progetto, richiedendo opportuni chiarimenti e modifiche in favore dell’interesse pubblico su quello privato.Per ultima – si legge ancora nel documento- la lettera del Capogruppo del MPA alla Provincia Regionale di Messina, dove le perplessità “dei vari comitati, nati per opporsi al mastodontico progetto, delle associazioni e del Consiglio della IV circoscrizione” sono state amplificate per dar seguito a quesiti che meritano opportune risposte e che inevitabilmente destano preoccupazione per le sorti dello storico quartiere”.
Secondo l’Ugl è quindi necessario “ comprendere, in maniera definitiva, se effettivamente esista o sia stato mai predisposto uno specifico studio comprovante le vulnerabilità sismiche della zona con le dovute microzonizzazione dell’area interessate, e al contempo capire se gli smottamenti che da anni investono la collina di Montepiselli ed il versante sovrastante del Viale Italia e del Tirone, possano realmente costituire un campanello d’allarme, che le Istituzioni non si possono permettere di trascurare”.
Al fine di evitare il ripetersi “di una tragedia annunciata come quella di Giampilieri”, il sindacato invita inoltre l’ammnistrazione comunale a verificare nel dettaglio il progetto della STU-Tirone, che “rientrando in zona territoriale di categoria R4 (zona agrave rischio idrogeologico) come accertato dal PAI” potrebbe “mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini e delle loro abitazioni.”
A conclusione del documento, l’Ugl non solo chiede “opportuni chiarimenti dalle parti interessate”, ma annuncia che organizzerà “momenti di consultazione popolare, finalizzati al sondaggio della reale volontà degli abitanti di Messina su questo tanto discusso progetto di riqualificazione del Tirone”.
