Sulle pagine de -L'Espresso- ampio dossier sul suicidio del professore Adolfo Parmaliana

Sulle pagine de -L’Espresso- ampio dossier sul suicidio del professore Adolfo Parmaliana

Redazione

Sulle pagine de -L’Espresso- ampio dossier sul suicidio del professore Adolfo Parmaliana

giovedì 23 Ottobre 2008 - 17:21

Attraverso un rapporto dei Carabinieri vengono riportate date e nomi di chi, direttamente o indirettamente, potrebbe aver giocato un ruolo nel suicidio del docente universitario

Particolari scottanti e sconcertanti sembrerebbero nascondersi dietro la tragica scomparsa del prof. Adolfo Parmaliana. A riportarli il famoso settimanale “L’Espresso-, oggi in uscita nelle edicole, ma nella cui versione on-line, già da ieri sera, era possibile leggere un estratto, anzi “un’anticipazione-, del dossier realizzato dal giornalista Riccardo Bocca. Questo il titolo: “Dossier suicidio: Magistrati, politici, affaristi. In un rapporti dei carabinieri gli intrecci tra potere e mafia nel messinese. Come quelli denunciati dal professore che si è tolto la vita un mese fa.-

Un professore di chimica innamorato della vita, della sua famiglia e della giustizia, Adolfo Parmliana è invece rimasto vittima di un meccanismo perverso che giorno dopo giorno lo ha logorato fino a fargli credere che non ci fosse altra via d’uscita se non la morte. Lo fa intendere chiaramente attraverso quelle ultime parole messe nero su bianco, tra le cui righe si “nasconde- una realtà troppo scomoda da conoscere.

Ed è proprio da quelle frasi, non solo o forse non semplicemente cariche di rammarico, ma soprattutto della rabbia di un uomo che credeva o sperava di poter cambiare almeno un po’ le cose, che trova spunto il dossier realizzato dal giornalista de l’Espresso. Stesso punto di partenza poi dell’inchiesta attualmente in corso e che, sempre in virtù degli espliciti riferimenti fatti dal prof. Parmaliana ad una “magistratura barcellonese che vuole mettermi alla gogna-, è stata trasferita al Tribunale di Reggio Calabria.

L’Espresso riporta integralmente i documenti dell’informativa -tsunami- (denominata così dai carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto), dalla quale emergerebbero innumerevoli irregolarità amministrative e penali nella gestione del Comune e allarmanti condotte poste in essere, fra l’altro, proprio da due dei magistrati dei quali il professor Parmaliana aveva lamentato inerzie e omissioni, il dottor Olindo Canali, sostituto procuratore della Repubblica a Barcellona Pozzo di Gotto, ed il dottor Antonio Franco Cassata, attuale Procuratore generale presso la Corte di appello di Messina. E in versione completa vengono scandagliati con dovizia di particolari, persone, luoghi ed episodi che il Parmaliana, originario del piccolo Comune di terme Vigliatore, paese di sette mila abitanti, ha incontrato lungo il suo cammino. Una verità quella su cui il docente universitario si ostinava a voler far luce che non lascia fuori proprio nessuno, che al contrario “tira nel mezzo- anche i nomi dei più insospettabili ma che si rifà sempre un unico filo conduttore: quello che lega mafia, politica e magistratura.

Un nome, quello che risponde ad Adolfo Parmaliana, che si aggiunge ad altri volti tristemente “celebri- perché decisi a non seguire come tutti “la scorciatoia-, ma piuttosto a procedere per un sentiero non ancora battuto, stracolmo di pericoli da cui la maggior parte preferisce stare alla larga. Un volto che si aggiunge a quelli di Graziella Campagna, Beppe Alfano, Matteo Bottari, che avrebbe trovato posto anche tra gli “enigmi- di Lucarelli, forse perché anche in questo caso, l’acqua scorrerà sotto i ponti e la storia rischierà di “insabbiarsi-.

E.De Pasquale – E.Rigano

(Foto www.illume.it)

Il link dell’articolo de -L’Espresso-: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Dossier-suicidio/2046013//0

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