Teseos: Cgil, Cisl e Uil proclamano lo stato di agitazione

Teseos: Cgil, Cisl e Uil proclamano lo stato di agitazione

Teseos: Cgil, Cisl e Uil proclamano lo stato di agitazione

martedì 11 Gennaio 2011 - 15:27

I sindacati: «L’azienda si proclama soddisfatta dei risultati ma non paga i lavoratori»

Le Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil tornano a proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori della Teseos in arretrato di tre mensilità negli stipendi. In particolare delle mensilità di ottobre, novembre del 2010 e di quella relativa al dicembre del 2009. La decisione, assunta al termine di un’infuocata assemblea nel corso della quale i lavoratori hanno lamentato le difficoltà legate al mancato pagamento delle retribuzioni, nasce anche dalle preoccupazioni legate allo scadere della cassa integrazione in deroga cui Teseos aveva avuto accesso a causa delle difficoltà nate dal taglio dell’extra budget disposto dall’Asp nell’ambito del Piano di rientro della sanità siciliana.

«Mentre a causa del mancato pagamento di tre mensilità ai lavoratori noi decidevamo lo stato di agitazione, la presidente di Teseos Grazia Romano, con una tempistica a dir poco inopportuna, a mezzo stampa si dichiarava soddisfatta per i risultati raggiunti “sotto tutti gli aspetti” (vedi correlato in basso) – osservano i segretari generali Crocè, Emanuele e Calapai-. Anche perché mentre i lavoratori sono indietro con gli stipendi, la Teseos ha da parte un bel gruzzolo in azioni che dovrebbe invece smobilizzare per pagare gli arretrati». I sindacati chiedono infatti lo smobilizzo delle azioni in partecipazione che costituiscono il patrimonio della società per il pagamento delle spettanze dovute e maturande come previsto dall’accordo stipulato presso l’Ufficio provinciale del lavoro il 31 maggio del 2010. Un accordo sofferto cui azienda e sindacati giunsero solo dopo lunghe trattative e molteplici incontri all’Ufficio del lavoro e innanzi al prefetto.

Ma oggi, le Funzioni pubbliche di Cgil Cisl e Uil contestano alla Teseos soprattutto il mancato raggiungimento del budget a sua disposizione mentre l’azienda dichiara esuberi. “«ome si può affermare che c’è personale in esubero se, nonostante le ferie siano state congelate, non si riesce nemmeno a raggiungere il budget consentito dall’Asp e perché se tale tetto non lo si raggiunge chiedere la proroga della Cassa integrazione», chiedono i tre dirigenti sindacali che sul nodo più complessivo del sistema di riabilitazione nell’intera provincia di Messina annunciano la richiesta al Prefetto di Tavolo tecnico, «per individuare per l’intera provincia una soluzione che garantisca maggiormente utenti e lavoratori».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007