Passato il dolore e la rabbia per le ultime tragiche vicende che hanno scosso la nostra martoriata provincia, è iniziato il walzer delle buone intenzioni e dei buoni propositi da parte delle istituzioni. Tra i tanti temi trattati, dalla messa in sicurezza del territorio al servizio capillare di previsione meteorologica, è tornata in primo piano la questione trasporti stradali e ferroviari; e come spesso accade sono tornati in auge vecchi progetti che tutti avevano dimenticato o che forse non hanno mai ricevuto la giusta attenzione. Uno di questi è lo svincolo autostradale sulla A20 di Torregrotta.

Era il 1996 quando fu avviato l’iter progettuale, per un opera che avrebbe dovuto apportare un importante sviluppo economico ad un’ampia area provinciale; territorio, questo, a lungo bistrattato, considerato alla stregua di una squallida periferia, forse anche per la vicinanza con il polo industriale di Milazzo. Una terra che non ha mai potuto esprimere le sue enormi potenzialità, chiusa nell’indifferenza della politica e dei media locali. Eppure ci sarebbe tanto da valorizzare, tanto da scoprire ma anche tanto da fare. Lo svincolo dunque: dopo varie ipotesi sulla sua collocazione, i progettisti ne hanno previsto la realizzazione a pochi metri dal centro urbano torrese ma in territorio ricadente nel comune di Monforte San Giorgio, unico luogo non saturo di edifici ed al centro della valle del Niceto. La sua realizzazione sarebbe indispensabile non solo nell’ottica di una possibile via di fuga – come ha fatto intendere il Presidente Ricevuto – ma anche e soprattutto per la sua valenza economica per le numerose aziende e attività già presenti nel comprensorio e per quelle future; ma anche per dare sfogo al traffico stradale, divenuto ormai insostenibile soprattutto lungo la SS113, anche in considerazione del crescente sviluppo urbanistico e demografico di Torregrotta e della sua voglia di collocarsi fra le realtà protagoniste ed economicamente sviluppate della provincia, per il benessere di tutti; non va infine dimenticato l’aspetto turistico grazie alle presenza in paese di diverse strutture ricettive. L’augurio è, quindi, che dal consiglio provinciale di giorno 30 ottobre, in cui verrà discusso l’argomento, provengano buone nuove e che finalmente dalle parole si passi a fatti concreti. Sarà poi compito delle varie testate giornaliste puntare i riflettori su questo angolo di provincia e vigilare sulle promesse mantenute e non. Rimane comunque l’amarezza per il tanto tempo perso e per il tragico evento che ha fatto riscoprire un’infrastruttura fondamentale. (Foto sicile.ch)

D.A.