Oltre 51 mila euro il valore dei beni sequestrati ieri dalla Guardia Finanza di Milazzo ad un quarantaquattrenne di Rometta per una truffa ai danni dell’AGEA e dell’Unione Europea. Il responsabile, titolare di una ditta a Pace del Mela, era stato denunciato dalle Fiamme Gialle mamertine perché, mediante artifizi, era riuscito ad ottenere dei contributi per la campagna di sostegno alla piccola agricoltura, rendendosi responsabile dei reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso.
L’indagine era cominciata nel 2006, a seguito di alcune denunce presentate presso gli uffici della Guardia di Finanza di Milazzo e dei Carabinieri di Rometta, effettuate da cittadini i cui terreni erano stati illegittimamente ed unilateralmente occupati dall’agricoltore. Successivamente sono partite le indagini della Dda in relazione alla condotta del pastore, che in alcuni casi si era appropriato delle superfici di pascolo con l’intimidazione.
Interrogate dagli investigatori più di 50 le persone i cui terreni si trovano tra Rometta, Spadafora, Venetico, Pace del Mela e Barcellona P.G. Il quadro fornito da queste attività ha dimostrato come il quarantaquattrenne abbia creato documenti ad arte da presentare all’Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate per la registrazione, che raccontavano di cessioni di terreni in realtà mai avvenute, di terreni occupati abusivamente ed ancora di contratti stipulati con persone in realtà ormai defunte.
Oltre ai terreni, gli investigatori della Guardia di Finanza di Milazzo hanno rivolto l’attenzione sull’uso di questi documenti, scoprendo che in realtà che obiettivo della persona indagata era quello di mostrare il possesso di una superficie di terreni pari a circa 200 ettari, che in relazione alla campagna di aiuti all’agricoltura gli avrebbe comportato un illecito stanziamento di oltre 51 mila euro a fondo perduto, relativamente al triennio 2004/2006. Ma le Fiamme Gialle hanno ricostruito tutti i passaggi e dimostrato all’Autorità Giudiziaria inquirente i flussi di capitale intascati mediante la frode.
Sequestrati al pastore 31 fondi rustici e un immobile, che sino all’esito del processo non potranno più essere intaccati.
