Un settantaduenne di Rometta è caduto nel tranello messo in piedi da due habituè di simili raggiri, ma sono stati incastrati dall'occhio attento di un ispettore libero dal servizio
Un settantaduenne di Rometta è stato vittima di quella ormai conosciuta come la truffa dell’eredità. L’ultimo caso si è verificato il 22 maggio scorso nei pressi dell’ufficio postale di Rometta per poi concludersi davanti ad una rivendita di tabacchi a Villafranca, dove è stato fatto scendere l’anziano per andare a comprare la carta da bollo indispensabile per ottenere i 25 mila euro di un lascito testamentario. Solo quando non ha trovato più le due persone che lo avevano accompagnato la vittima ha capito di essere stato raggirato.
L’immediata denuncia al commissarito di Milazzo ha permesso agli agenti della polizia di individuare i responsabili. In manette per furto aggravato sono finiti Vincenzo Antonio Saccà, 51 anni, ed Edoardo Salamone, 50 anni, entrambi messinesi. Ad incastrarli è stato l’occhio attento di un ispettore libero dal servizio che ha assistito a tutta la scena e pur non sapendo bene cosa stesse accadendo , ma insospettito, ha preso il numero di targa della Nissan su cui ha visto salire un anziano che si trovava davanti all’ufficio postale di Rometta e un’altra persona. Come poi denunciato dal settantaduenne, era appena uscito dall’Ufficio Postale quando è stato avvicinato da Salomone che, a bordo della Nissan, gli aveva chiesto dove si trovasse l’ausl. Nel frattempo ad aiutare si era avvicinato Saccà fingendosi un passante. Salamone aveva raccontato di arrivare dalla svizzera dove possedeva una fabbrica di orologi e di trovarsi a Rometta per perché suo padre doveva donare 100 mila euro da un amico medico e altri 50 mila in beneficenza. Da qui l’idea di Saccà di appropriarsi dei 50 mial euro da dividere però con l’anziano. C’erano da pagare però 10mila euro per le pratiche notarili. Per rendere ancora più convincente la truffa Saccà si fa accompagnare presso la sua fantomatica abitazione, dove finge di aver preso i soldi necessari. Convinta della buona fede dei due l’anziano si fa accompagnare prima a casa dove prende mille euro poi all’ufficio postale dove preleva i restati 9. I due complici spiegano alla vittima che per ottenere il denaro oltre ai 10 mila euro si devono acquistare dei fogli uso bollo per il notaio. Nei pressi di Villafranca si fermano davanti ad un tabacchino e fanno scendere il settantaduenne. Ma quando l’anziano esce dalla rivendita non c’era traccia dei due compari, dei 10 mila euro e dell’eredità che gli erano stati promessi per il suo interessamento.
Grazie alla tempestiva denuncia e all’ispettore di Polizia che aveva assistito alla scena si è riusciti ad identificare e arrestare i due che vantano a loro carico precedenti per lo stesso reato.
