Università di Messina. Via agli interrogatori sui test a Medicina. Si indaga sui corsi di preparazione.

Università di Messina. Via agli interrogatori sui test a Medicina. Si indaga sui corsi di preparazione.

Università di Messina. Via agli interrogatori sui test a Medicina. Si indaga sui corsi di preparazione.

martedì 25 Settembre 2007 - 13:33

Prosegue a grandi passi l’inchiesta del sostituto procuratore Antonino Nastati e della Guardia di Finanza sui test d’ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia, negli anni 20005 e 2007. A breve le Fiamme gialle depositeranno un’informativa con i risultati dei primi accertamenti, compiuti sulla documentazione sequestrata nella segreteria di facoltà. In attesa dell’informativa, intanto, la procura ha fissato gli interrogatori, che prenderanno il via nei prossimi giorni. Gli investigatori ascolteranno 6 dei partecipanti alle prove di selezione di inizio settembre, classificatisi tra i primi 10. Dal racconto diretto dei protagonisti dei test, il sostituto Nastasi ed il procuratore capo, Luigi Croce, si aspettano qualche chiarimento in più su come sono andate le cose. Per scoprire, ad esempio, se davvero qualcuno ha copiato o lasciato copiare le risposte ai quesiti, e se chi ha prestato il fianco all’irregolarità lo ha fatto spontaneamente o sotto costrizione. L’orientamento della procura, comunque, va verso l’accertamento delle singole responsabilità, se dovessero esserci, e l’esclusione dei responsabili dalle graduatorie, evitando però di invalidare l’intera prova. L’ultima parola in questo senso, però, spetta al Ministro dell’Università, Fabio Mussi il quale, in attesa degli accertamenti giudiziari, non si è ancora pronunciato.

Gli accertamenti, che riguardano gli anni 2005 ed il 2007, cioè le recentissime prove travolte dallo scandalo scattato in varie città italiane e dalle polemiche sui sorprendenti risultati degli studenti messinesi, che guidano la graduatoria nazionale, sono a buon punto e non si escludono colpi di scena in breve tempo.

Gli accertamenti sin oggi compiuti dalla polizia giudiziaria delle Fiamme gialle, comunque, hanno messo in luce le “anomalie statistiche- denunciate anche dal Ministro dell’Università, Fabio Mussi, che proprio in base a quelle anomalie aveva chiesto alla magistratura di fare piena luce. Le stranezze, se così si possono definire, non sono poche. Basta mettere a confronto tra loro i risultati dei primi classificati ai test, la forbice che divide i primissimi con quelli che li seguono a ruota e, poi, questi risultati con la composizione delle aule per capire qualcosa in piu’. Se si tratti di casi fortuiti o se qualcosa non torna, però, sarà il prosieguo dell’inchiesta a stabilirlo. Ecco alcuni degli aspetti che saltano agli occhi. Il primo classificato: si tratta di un giovane studente sulla cui preparazione si possono sollevare davvero pochi dubbi. Il ragazzo, infatti, si è classificato primo anche al test d’ingresso al corso di laurea ad Odontoiatria, ha partecipato ad altre selezioni in atenei diversi da quelli di Messina, si è piazzato quinto alle selezioni per l’ingresso al San Raffaele di Milano, una delle scuole piu’ rinomate in Italia. Dietro di lui si è classificato un coetaneo che, rispetto al primo, ha sbagliato non piu’ di due domande. Il terzo classificato, invece, ha consegnato un test praticamente identico al primo classificato. Gli altri sette che li seguono a ruota hanno consegnato alla Commissione, test praticamente identici o quasi, pochissime le domande sbagliate, tanto che la differenza sul punteggio finale si è giocata sulla somma col voto del diploma. Altro particolare. I primi dieci classificati erano stati fatti accomodare tutti nella medesima classe. Un aspetto, questo, che era apparso da subito come sospetto, all’indomani della pubblicazione dei risultati, quando ancora la composizione delle aule era consultabile sul sito ufficiale dell’ateneo (la pagina è stata oscurata qualche giorno piu’ tardi). Quel che emerge dalle prime risultanze investigative: primo, secondo e terzo classificato erano seduti molto vicino uno all’altro. Tutti e tre, ancora, hanno frequentato il corso di preparazione ai pre esami tra i piu’ gettonati a Messina. Questi sono soltanto alcuni degli aspetti che la magistratura sta adesso vagliando.

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