La ventenne che ieri ha minacciato di darsi fuoco si presenta alla sede dell'assessorato al Risanamento

La ventenne che ieri ha minacciato di darsi fuoco si presenta alla sede dell’assessorato al Risanamento

Redazione

La ventenne che ieri ha minacciato di darsi fuoco si presenta alla sede dell’assessorato al Risanamento

martedì 13 Gennaio 2009 - 09:08

Questa mattina la ragazza accompagnata dalla madre ha fatto irruzione presso la sede di via Trento chiedendo di poter parlare con la dirigente Maria Canale

Ieri ha minacciato di darsi fuoco, questa mattina, di buon’ora, accompagnata dalla madre ha fatto irruzione nei locali dell’assessorato al Risanamento di via Trento, chiedendo di poter parlare con la dirigente, l’architetto Maria Canale per mettere in chiaro ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, che quella casa di Rione Aldisio non ha alcuna intenzione di lasciarla a chi legittimamente se l’è vista assegnata. Una visita breve ma “intensa- che si è però conclusa con un nulla di fatto, nessun incontro, nessun colloquio.

A farne le spese intanto continua ad essere la famiglia della signora Antonina Maceli per la quale continua la permanenza forzata in un hotel della città a spese di Palazzo Zanca. Una storia della disperazione tutta al femminile quella che nelle ultime ore sta dando del filo da torcere alle forze dell’ordine che in mattinata (si attendono disposizioni da parte dell’Autorità Giudiziaria) potrebbero essere chiamate a tentare, per la seconda volta, lo sgombero dell’alloggio “sotto processo-.

Le intenzioni di chi occupa abusivamente l’edificio destinato alle tre donne di Camaro San Paolo sono state chiare sin da subito, da quando cioè neanche l’ordinanza di sgombero recapitata qualche giorno fa alla ragazza ventenne è riuscita a sortire l’effetto previsto, o meglio sperato. La giovane, infatti, è assolutamente convinta che quella casa le spetti di diritto, o meglio per una sorta di strampalato diritto di “eredità-: l’abitazione, infatti, è di proprietà di un anziano a cui la ragazza ha prestato cura per tanti anni e che, poco prima di morire, le ha consegnato le chiavi dell’appartamento conteso.

La speranza, tuttavia, era che la vicenda si potesse risolvere facilmente, dissuadendo senza troppe difficoltà la donna ad abbandonare l’edificio e scrivere, seppur dal retrogusto un pò amaro, un lieto fine ad uno dei tanti capitoli che compongono il libro delle emergenze abitative di Messina.

(foto Dino Sturiale)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007