Sei licenziamenti in sei mesi, turni di lavoro estenuanti, minacce e condotta antisindacale: la denuncia di Amato e Gullotti
«Il Prefetto ci convochi prima possibile». Costantino Amato, segretario provinciale della Uil, chiede ancora una volta che sia Francesco Alecci ad intervenire in maniera decisa sulla vertenza New Vigile Peloritano, che dura praticamente da un anno e che si sta arricchendo di spunti anche paradossali. Gli aspetti principali sono stati esposti oggi dallo stesso Amato, dal segretario della Uiltucs Eliseo Gullotti e dall’avvocato del sindacato Antonella Russo, e riguardano soprattutto i sei licenziamenti in sei mesi, i turni di lavoro estenuanti, le minacce e la condotta antisindacale che, secondo la Uil, l’azienda starebbe mantenendo.
«Stiamo facendo il possibile – dichiara Gullotti – per capire le vere motivazioni dei licenziamenti. Proprio mentre stava andando in porto un’azione tra sindacato e azienda per far rientrare i primi quattro licenziati, l’azienda stessa ha rilanciato con altri due licenziamenti, venendo meno anche alle più elementari regole di contrattazione con il sindacato. Un metodo selvaggio e cinico, quasi -punitivo-. Licenziamenti traumatici, senza nemmeno i quindici giorni di preavviso. Non è possibile che con gli ultimi due licenziamenti, sono stati fatti tornare di gran corsa due lavoratori dalle ferie, per questo abbiamo chiesto i piano di organizzazione del lavoro, dei turni, degli straordinari e delle ferie. Dopo gli ultimi licenziamenti ci sono state distribuzioni di gradi, vere e proprie promozioni, che cozzano con i problemi economici denunciati. Un amministrativo è stato passato a guardia, e poi promosso a maresciallo. Assurdo. C’è da registrare un minimo segno di apertura da parte dell’azienda, che ci ha fissato un incontro per lunedì 31». Un incontro dal quale però Gullotti non si aspetta notizie particolarmente esaltanti. «Stiamo predisponendo nuove azioni di sciopero – prosegue – ma in queste vicende non dovrebbero esistere divisioni tra sigle sindacali. Ci sono pure lavoratori minacciati perché sono i -prossimi sulla lista-. E non va dimenticato – conclude Gullotti – che parliamo di gente soggetta per lavoro a forti stress».
«Sono decisioni – afferma Amato – che hanno aspetti cinici e intollerabili, con questo stillicidio periodico di uno o due licenziamenti per volta che sono il segnale dell’accanimento nei confronti dei lavoratori. Licenziamenti ingiustificati, perché l’unico cliente perduto in quest’anno è l’Inail, parliamo di appena 2500 euro di fatturato. Che quantomeno le riduzioni di personale siano accompagnate dalla tutela con gli strumenti che esistono, come la mobilità, visto che ci sono altre aziende del settore che stanno procedendo ad assunzioni. E invece nulla. Credo a questo punto che il Prefetto, al quale abbiamo consegnato un documento il 17 marzo, debba intervenire per darci una mano e chiarire certi aspetti circa la legittimità di atti che come minimo destano dubbi e perplessità». Amato fa riferimento anche ad un accordo, sottoscritto nel gennaio 2007 con l’allora società Il Vigile Peloritano, secondo il quale l’azienda si accollava la corresponsione del Tfr a tutti i lavoratori che sarebbero stati licenziati il 31 di quel mese. Obbligo non onorato, perché nel frattempo la società cedeva appalti, mezzi e macchinari alla New Vigile Peloritano. «E’ assurdo – conclude Amato – che le denunce fatte dal sindacato cadano nel silenzio più assoluto. Stiamo verificando l’esistenza delle condizioni per l’art. 28, il comportamento antisindacale, e di procedere con un’azione legale che accompagni le iniziative singole intraprese dai lavoratori».
