L'OrSA denuncia il senso d'impotenza dei lavoratori
«Il silenzio delle istituzioni sulla delicata vertenza dello Stretto non è più tollerabile.» Così esordisce Mariano Massaro (nella foto), segretario regionale OrSA Navigazione nell’ennesima lettera alle istituzioni. Il sindacalista ribadisce che Rfi «continua a comprimere impunemente i diritti dei lavoratori e dell’utenza snobbando gli accordi sottoscritti con le OO.SS. e le alte cariche istituzionali» e invita queste cariche, sindaco presidente della Provincia e prefetto, a mostrare autorevolezza «per costringere Rete Ferroviaria Italiana a rispettare il ruolo di vettore pubblico, finanziato con le tasse dei contribuenti per garantire il servizio essenziale e la continuità territoriale con il continente».
«I ripetuti allarmi lanciati dal sindacato – ammonisce Massaro – non sono serviti a stimolare il concreto intervento delle SS.LL. in indirizzo. Evidentemente non si ha contezza di una vertenza che continua ad alimentarsi con elementi esplosivi destinati a deflagrare in azioni eclatanti, che una volta innescate saranno difficilmente controllabili dalle Organizzazioni Sindacali.»
Questo potrebbe essere l’effetto, secondo il sindacalista, del senso di impotenza che i lavoratori provano «quando si trovano isolati a fronteggiare le legittime proteste dell’utenza, vittima dei disservizi divenuti emblema dell’inefficienza messinese.»
«Per quanto esposto – si conclude la lettera – chiediamo alle SS.LL. in indirizzo urgente convocazione per dettagliare le rivendicazioni dei lavoratori e il mancato rispetto degli accordi che anticipiamo in allegato alla presente.»
In download i documenti ufficiali degli accordi tra Rfi, sindacati e istituzioni, riguardanti la stabilizzazione di 75 precari e l’istituzione di un turno speciale riservato ai precari, non rispettati da Rfi.
