Villa Dante riapre i battenti: cosa c'è di nuovo, cosa è rimasto vecchio

Villa Dante riapre i battenti: cosa c’è di nuovo, cosa è rimasto vecchio

Villa Dante riapre i battenti: cosa c’è di nuovo, cosa è rimasto vecchio

venerdì 25 Luglio 2008 - 14:59

Pistorino (Pd): «Interrate quasi tutte le vasche, la più grande sostituita da un campo di calcetto. Ma si poteva fare qualcosa in più». Parcheggio: se non verrà ultimato a dicembre, il Comune pagherà 6,9 milioni

Il -taglio del nastro- sarà il 31 luglio, come annunciato stamani dal sindaco Giuseppe Buzzanca. Dopo più di un anno (è chiusa dal marzo 2007) riapre i battenti la villa Dante, uno dei -polmoni- verdi di Messina, simbolo dell’incuria della città. A fine mese sarà uno spettacolo di beneficienza a inaugurare la seconda vita della villa, ma quanto c’è di nuovo nella struttura che si riapre ai cittadini? Ci sono certamente molte luci nei lavori svolti in quest’anno di chiusura, ma anche qualche ombra che si potrebbe anche definire paradosso. Il primo è che di fatto la struttura è stata ultimata da dicembre, ma complice il periodo di commissariamento del Comune, si è verificato un intoppo dovuto alla controversia con l’Enel per la fornitura della corrente elettrica.

La seconda diatriba si è creata con l’Ato3, che nelle ultime settimane ha portato a termine la pulizia dell’area, con erbacce che nel frattempo sono arrivate anche a un metro d’altezza. Tutte denunce che in questi mesi ha portato avanti l’ex consigliere circoscrizionale del Pd Enrico Pistorino, che giudica positivamente i lavori. «La cosa più importante – afferma – è che sono state interrate quasi tutte le vasche, che erano abbandonate e in alcuni casi anche pericolose. Al posto della più grande c’è un campo di calcetto, mentre le due più piccole, che non sono state coperte, saranno una sorta di -laghetti- artificiali. Sono state realizzate le staccionate, soprattutto è stata rinnovata la pavimentazione con relativi sentieri».

Ma l’impressione è che, visto il lungo periodo di chiusura, si poteva fare di più, pensando soprattutto alle due -categorie- di utenti che oggi il sindaco Buzzanca ha citato, gli anziani e i bambini. «I servizi igienici del centro sociale sono rimasti così come sono, a parte una imbiancata. Servizi igienici che invece sono stati rifatti all’ingresso sud, dopo gli atti vandalici di alcuni mesi fa. Per quanto riguarda i bambini, il parco giochi attrezzato è danneggiato e non è stato sostituito». Altro neo, la piscina scoperta: «E’ una struttura olimpionica e pubblica, che potrebbe offrire un bel servizio alla città, ma che non funziona dal 1998». Andrebbe ristrutturata, secondo Pistorino, ed è una richiesta che gira direttamente al sindaco. Altro nodo che dovrebbe essere sciolto è quello della videosorveglianza, necessaria per evitare atti vandalici: «Sono state montate otto telecamere – spiega Pistorino – ma c’è un problema relativo alla Polizia Municipale, che nella centrale operativa non avrebbe spazio per i rispettivi monitor».

Ma quella che potrebbe rivelarsi la grana più scomoda per il Comune è quella relativa al parcheggio, denominato Zaera Sud e finanziato dalla Regione Sicilia con le risorse del POR Sicilia 2000-2006 e della legge n. 122 del 1989. Il progetto prevede due piani interamente interrati al di sotto dei campi da tennis, per un totale di 216 posti auto (108 per piano). La copertura del costo complessivo, 6 milioni e 900mila euro, è garantita dalla Regione ma solo nel caso in cui i lavori verranno ultimati entro la scadenza -perentoria- del dicembre 2008. Se a quella data il cantiere sarà ancora aperto, il parcheggio dovrà pagarlo Palazzo Zanca. «Da profano sembra che i lavori vadano a rilento», afferma Pistorino. Il che significherebbe: un costo aggiuntivo per un Comune sull’orlo del dissesto.

(foto Dino Sturiale, vedi anche fotogallery)

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