Zona Falcata e utilizzo delle aree assegnate alla Palumbo: oggi la riunione in Prefettura

Zona Falcata e utilizzo delle aree assegnate alla Palumbo: oggi la riunione in Prefettura

Zona Falcata e utilizzo delle aree assegnate alla Palumbo: oggi la riunione in Prefettura

giovedì 26 Giugno 2008 - 13:49

Concordato con i sindacati il rientro in azienda degli ultimi undici lavoratori ex Smeb. Presenti Confindustria, Authority, Ente Porto, Capitaneria e la Palumbo stessa

Entro metà luglio verranno accertate e definite quali sono le aree della zona falcata che la società Palumbo, che sulla base della convenzione stipulata tre anni fa, renderà fruibili e per quelle attraverso le quali si può ipotizzare un incremento delle proprie attività produttive. E’ questo l’esito del lungo vertice di questa mattina presieduto dal Prefetto Francesco Alecci e convocato su richiesta di Confindustria. La fruibilità delle aree verrà stabilita dopo un ulteriore confronto con tutti i soggetti istituzionali interessati che il Prefetto convocherà nei prossimi giorni.

Alla riunione di questa mattina in Prefettura erano presenti i vertici di Confindustria, Autorità Portuale, Ente Porto, Capitaneria di Porto, dell’Azienda Palumbo e i segretari generali di Cgil e Cisl Franco Spanò e Tonino Genovese e di Fiom, Fim e Uilm Enzo Sgrò, Antonino Alibrandi e Pasqualino Rizzo.

«Si tratta di un passaggio fondamentale per l’effettiva ripresa dell’attività cantieristica sugli ex cantieri Smeb – spiegano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – ciò porterà, se non vi sarà l’ennesima contrapposizione tra organi istituzionali, al conseguenziale riassorbimento degli ultimi 11 lavoratori ex Smeb che dovrà avvenire necessariamente entro il prossimo 15 luglio».

«Nella considerazione di molti ruoli istituzionali di questa città – aggiunge il segretario generale della Cisl di Messina Genovese – l’utilizzo produttivo della zona falcata continua a essere un mero esercizio dialettico e si preferisce invece utilizzare le aree portuali come parcheggi di navi private. Auspichiamo che attraverso l’azione del prefetto Alecci si riesca a portare a soluzione le problematiche legate alle aree per il cantiere Palumbo e, subito dopo, si proceda a un diverso utilizzo delle altre banchine del porto, come il molo Norimberga, che devono e possono ospitare da subito la movimentazione della produzione ferrosa della Duferdofin di Giammoro, che oggi avviene su banchine usate promiscuamente con grandi rischi di incidenti».

(foto Dino Sturiale)

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