Cronache da Messina che muore. Il deserto di saracinesche a piazza Cairoli VIDEO

Cronache da Messina che muore. Il deserto di saracinesche a piazza Cairoli VIDEO

Rosaria Brancato

Cronache da Messina che muore. Il deserto di saracinesche a piazza Cairoli VIDEO

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martedì 28 Aprile 2020 - 12:55

Un cimitero di saracinesche. Questo rischia di diventare Piazza Cairoli, un tempo salotto buono della città

L’ultima diretta che Tempostetto aveva fatto da piazza Cairoli è dello scorso 10 marzo. Erano i giorni in cui Messina e l’Italia intera stavano per entrare in lockdown per combattere contro il Coronavirus. Nessuno avrebbe immaginato che dopo quasi due mesi quei negozi, bar, attività sarebbero ancora stati chiusi.

Il salotto di Messina è spettrale

Il salotto della città questa mattina ha un’aria spettrale. Guardando le vetrine e quelle saracinesche chiuse il tempo sembra essersi fermato. Un’emergenza sanitaria che adesso rischia di provocare una crisi economica devastante. Nessun aiuto concreto dallo Stato, nessuna certezza sui tempi, troppa confusione sulle modalità e sulle misure da adottare. Esercenti LASCIATI SOLI CON LA LORO DISPERAZIONE.

Di seguito la diretta facebook (riprese Leonardo Romeo)

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5 commenti

  1. Penso che spesso questa pandemia ci allontani dalla realtà… A suo avviso nel resto d Italia sono a fare shopping?

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  2. Ma quanto è cattivo questo Governo!
    Forse a tutti non è chiaro come la Sicilia abbia avuto molta fortuna, questa volta.
    Molta fortuna, perchè la sanità pubblica versa in uno stato prossimo al coma ormai da anni, depredato dagli stessi politici ancora in sella, ma non solo. Molti, moltissimi siciliani sono corresponsabili del disastro economico in cui si dibatte la nostra isola da tempo, coloro che hanno usufruito di assunzioni clientelari, di creazioni di inutili posti di lavoro in enti inutili, di assistenzialismo spinto, di finanziamenti non dovuti, truffando, scavalcando, rubando, girandosi dall’altra parte, stando in silenzio. Magari sono gli stessi che fino a poco tempo fa versavano lacrime di coccodrillo nel vedere partire i propri figli. Magari sono gli stessi che ora buttano benzina sul fuoco, nella convinzione di essere più bravi, più intelligenti, e che lo Stato, dopo decenni di depredazione, debba garantirgli tutto, anche in presenza di una catastrofe senza eguali, basandosi su di una burocrazia che moralmente è espressione di questo nazione corrotta fino al midollo.

    NB la CIDG in Sicilia non viene ancora corrisposta perchè gli uffici regionali non sono capaci di elaborare questo gran numero di pratiche, quindi non è colpa del Governo

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  3. ..ma come è possibile che troviamo in ogni minimo servizio lo spunto per fare polemica?
    Questa è la nostra città la nostra vita…è cronaca..nel resto d’ Italia sarà la stessa cosa e allora?
    che Dio ce la mandi buona.

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  4. Sono servizi che sicuramente fotografano la realtà ma hanno esclusivamente una valenza politica.

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  5. Al nord lavoravano in deroga… il signor sindacalista lavori per sbloccare la cassa integrazione…inutili

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