Serata di caos di fronte i cancelli della Fiera, necessario l'intervento di alcuni agenti della polizia per sedare gli animi di quanti attendevano il proprio turno di fronte lo sportello degli 'ingressi tessere' Oggi sul palco l'inviato di Striscia la Notizia Cristiano Militello e l'elezione di Miss Fiera
Ancora un serata contraddistinta dalla notevole affluenza di pubblico ed anche dal grande caos alla bilgietteria per la 70^ Campionaria di Messina, giunta nel vivo dell’ultima settimana. Un’ entrata decisamente movimentata soprattutto di fronte lo sportello riservato ai cosìdetti ‘ingressi tessere’ dove, nonostante la scritta affissa sulla parete sovrastante i gabbiotti della bigliettria, sono accorsi anche coloro sprovvisti del “magico” tagliando e dunque destinati a fare la fila negli altri appositi corridoi delimitati dai paletti in ferro.
La maggior confusione si è creata verso l’ora di “punta”, intorno alle 20.00, tanto da rendere necessario l’intervento di alcuni agenti delle forze dell’ordine che hanno invitato gli “scavallatori folli” che facevano da contorno a chi era regolrmente in attesa del proprio turno, a spostarsi in coda alla fila. L’eccessivo caldo, la troppa ressa, per alcuni visitatori forse inaspettata, ha infatti favorito il crearsi di un vero e proprio intasamento che tuttavia, oltre alla distrazione di quanti hanno fatto la fila sbagliata e di quanti hanno tentato il “furbo” sorpasso, è stata forse altresì “aiutata” dalla necessità di dove cambiare la tessera con un’ulteriore tagliando che dava modo di accedere aldilà della cancellata.
Passaggio quest’ultimo, a detta di molti evitabile: «Che senso ha avere la tessera se hai bisogno comunque di fare la fila» si sono domandati i numerosi cittadini che hanno pazientemente atteso prima di giungere al momento del fatidico faccia a faccia con gli addetti della biglietteria. E proprio lì, di fronte il vetro di spearazione, le reazioni sono state molteplici: c’è infatti chi ha effettuato in fretta e furia il “cambio” per fuggire da quel groviglio di braccia e mani (inevitabilmente appiccose e sudate) dirigendosi versoi tornelli, e chi invece si è soffermato ad intrattenere dialoghi decisamente“coloriti” con le signorine dello sportello esigendo dalle stesse spiegazioni e chiarimenti.
E tuttavia, nonostante un inizio serata deciamente da dimenticare, spazio allo svago e soprattutto alle risate con i siparietti di Litterio e Salvo La Rosa. Un paio di secondi ascoltando le battute dei due protagonisti della serata, saliti sul palco intorno alle 21.30, sono stati sufficienti per cancellare il caos vissuto qualche attimo prima. A “condire” il tutto, per la gioia del palato, un pidone, un arancino, o un pezzo di focaccia.
