Bilancio 70^ Campionaria. Fabio D’Amore: «la Fiera dei record»

Bilancio 70^ Campionaria. Fabio D’Amore: «la Fiera dei record»

Bilancio 70^ Campionaria. Fabio D’Amore: «la Fiera dei record»

mercoledì 19 Agosto 2009 - 11:05

173.433 paganti complessivi nel corso della manifestazione, per 457.803 € di fatturato proveniente dai tickets. Il maggior incasso di tutti i tempi. Il Commissario straordinario: «non so se sarò riconfermato, comunque c’è ancora molto da lavorare. Importante guardare ad altri mercati, orientandosi verso il Mediterraneo»

L’ha definita la “Fiera dei record”. Un Fabio D’Amore soddisfatto, ma consapevole che c’è ancora molto da lavorare, ha ufficializzato stamattina, nel corso della conferenza stampa di chiusura della 70^ Campionaria, i numeri della manifestazione che dall’1 al 16 agosto ha attirato nella cittadella fieristica migliaia di visitatori. E sono cifre e risultati importanti: maggior numero di sempre di visitatori complessivi (137.433), maggior numero di espositori presenti (705), maggior incasso totale (€457.803), maggior utile mai registrato (€692.803), maggior numero di biglietti venduti in una sola giornata (11 agosto, data dello spettacolo di Litterio e Salvo La Rosa, 13.649), maggior numero di giorni in cui si è registrato un record nella vendita di biglietti rispetto agli scorsi anni(8 su 16), maggior numero di spazi espositivi venduti. «La Fiera ha incassato, tra la vendita degli stand, la vendita dei biglietti e la vendita di spazi pubblicitari, ben 1.292.803 euro – ha riportato il Commissario Straordinario dell’Ente -. In particolare i biglietti venduti hanno fruttato 457 mila euro, mentre gli spazi circa 745 mila euro. 90 mila euro sono invece arrivati dalla pubblicità. Le spese ammontano invece a circa 600 mila euro, così la Campionaria ha chiuso con un utile pari 698 mila euro. Dati che non dicono quanto siamo stati bravi, ma che testimoniano come l’Ente può vivere autonomamente».

D’Amore non si gloria dei risultati raggiunti, ma sottolinea alcuni aspetti che inevitabilmente possano avere inciso in questo successo: «Sicuramente il costo del biglietto, fissato in 4 euro, è stato apprezzato anche in rapporto con tutto quello che abbiamo offerto. Non solo stand, ma “attrazioni” che hanno invitato il pubblico ad accedere più volte. Abbiamo proposto sul palco principale ogni sera uno spettacolo diverso, dal cabaret alla musica. Sul secondo palco invece hanno avuto spazio i gruppi musicali messinesi, tanti dei quali ci hanno ringraziato e tanti altri si sono candidati per i prossimi appuntamenti. Ma non dimentichiamoci la mostra di Salvador Dalì, che è partita in sordina a livello di accessi ed è cresciuta man mano che andava diffondendosi la voce. E poi la rievocazione storica della battaglia di Lepanto, che verrà riproposta in caso di mia riconferma, senza dimenticare l’opera dello spettacolo dei pupi siciliani». Spettacoli non in concorrenza con i cartelloni degli altri Enti cittadini, che adesso copriranno questa parte di fine stagione. «Credo che abbiamo fatto la nostra parte, offrendo spettacoli per tutti i gusti», ha continuato D’Amore. Unico neo, forse, “l’inconveniente” con Roy Paci e la sua band. «Diciamo che quanto accaduto (vedi articolo in basso) ha rovinato la festa finale. La questione avrà sicuramente un seguito giudiziario. Non entro nel merito delle questioni politiche, ma l’artista, all’insaputa dell’Ente, ha utilizzato uno spazio pubblico per fini privati, su un argomento che divide la città. Potevano esserci problemi di ordine pubblico. La questione non è legata al No al Ponte. Sarebbe stato lo stesso se a salire sul palco invece di Renato Accorinti ci fosse stato un rappresentante della Stretto di Messina». E a chi gli chiede, ma non conosceva Roy Paci e le sue canzoni? Il Commissario Straordinario risponde sarcasticamente: «L’avevo visto a Zelig. Lì solitamente non porta Accorinti».

Non solo numeri e cose positive. D’Amore ammette anche che ci sarà molto da migliorare, se gli verrà rinnovato l’incarico in scadenza al 23 agosto. In primis la struttura degli accessi alla manifestazione: «Bisogna rendere più snello l’ingresso dei visitatori – spiega il Commissario. Magari sostituendo gli attuali tornelli con alcuni modello stadio; vendere biglietti in edicole e tabacchini; dotare gli standisti di pass-foto così da non dover passare dalla biglietteria; lavorare per eliminare al massimo possibile forme di portoghesismo e furberia. Siamo aperti a suggerimenti e da questo punto di vista è stato avviato uno studio sui questionari che abbiamo fatto compilare, che sarà completato in circa 20 giorni. Necessario sarà poi rafforzare le sinergie con Provincia e Comune, soprattutto sui parcheggi». Da qui il riferimento alla mancata concessione dell’ex Gasometro: «Diciamo che il mancato accordo con palazzo Zanca è stato un disservizio. Comunque non basterebbe quello spazio».

Come detto il mandato di D’Amore dovrebbe scadere la prossima settimana, ma ci sono buone possibilità che possa essere rinnovato. Per questo si pensa già al futuro: «Il bilancio che tracciamo oggi può essere di buon auspicio per il proseguo dell’attività della Fiera. Sono arrivato con l’Ente il liquidazione, adesso credo che le prospettive siano assolutamente diverse». Ma il Commissario non sbilancia: «La mia volontà è di restare continuando il lavoro avviato. E’ cambiato l’assessore regionale e i contesti politici, staremo a vedere. Una cosa che mi preme sottolineare è che il mio eventuale successore avrà, comunque, un sito dal quale partire e programmare, problema che ha “colpito” molti dei miei predecessori». Obiettivi: Fiera non è solo la Campionaria. «Vogliamo guardare anche alle fiere di settore e soprattutto ad altri mercati, soprattutto quelli legati ai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Abbiamo già avviato delle sinergie per far conoscere il marchio Messina anche all’estero. Saranno necessari studi per avvicinare importanti gruppi stranieri che potrebbero avere forti interessi nella nostra città. Ciò nell’ottica della creazione di una vera e propria “Fiera del Mediterraneo”». Con un occhio inevitabile all’apertura dell’area di libero scambio prevista nel 2010 Un occasione da non perdere.

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