Brolo: presentazione del libro -I Fantasmi di Via Ossuna 33- di Salvo Montalbano

Brolo: presentazione del libro -I Fantasmi di Via Ossuna 33- di Salvo Montalbano

Brolo: presentazione del libro -I Fantasmi di Via Ossuna 33- di Salvo Montalbano

sabato 22 Agosto 2009 - 10:16

Con l’opera prima di Salvo Moltabano, apre a Brolo, quesa sera, nella piazzetta del lungomre, alle 21.30, la minirassegna “libri in riva al mare”

Il romanzo che a inizio estate è stato inserito anche nel contesto del cartellone culturale voluto da Bent Parodi nel parco di Villa Piccolo a Capo d’Orlando, sarà presentato dall’avvocato Michele Manfredi Gigliotti coaudiuvato dalla voce recitante di Ornella Fanzone.

A fare gli onori di casa l’assessore comunale alla cultura, Maria Ricciardello, che ormai da anni, ama inserire nel programma estivo brolese queste “chicche “ culturali.

Il libro, dall’accativante titolo “I Fantasmi di Via Ossuna 33”, edito dalla casa editrice messinese GBM è l’opera prima di Salvo Montalbano, psicanalista transazionale, e fa parte di una trilogia, che ha “come filo conduttore – come ha scritto Ornella Fanzone in una sua recensione – la convinzione che gli uomini tessano la propria vita come un merletto, usando ciò che credono una salda ed inequivocabile fibra, fedele documento di se stessi o di chi credono di conoscere bene. Da essa traendo decifrazioni, spiegazioni e analisi. L’incerto invece é il filamento della propria ed altrui storia. Così accade loro di liberare furori e passioni. Ogni uomo finisce per essere il romanziere della propria vita, fissato di solito ad un genere: epico, romantico, noir, thriller, comico o drammatico, comunque sempre letterario e sempre utilizzando i propri o altrui frammenti sparsi, cioè ricordi, o interpretazioni letterarie di ricordi: vicende forse accadute, ma sempre infedeli. O del tutto inventate. O addirittura cancellate, come accade ne I Fantasmi di Via Ossuna 33”.

Per la cronaca gli altri romanzi dell’autore sono: “Tela di mosca” ed il terzo (in … progress) “L’avventura di don Giuseppe, medico anatomista”.

La storia di questo romanzo, “si dispiega – come scrive la Fanzone – secondo una struttura “ad anelli”. Inizia come finisce, e da subito il lettore viene catturato dall’incedere narrativo che piacevolmente piroetta da un personaggio all’altro. Ciascuno con le sue specifiche caratteristiche, descritte attraverso un’architettura linguistica elegante, originale, raffinatissima, che attinge a metafore mai banali, che va avanti attraverso la descrizione antropomorfica di oggetti e cose, in un affresco visivo potente, suscettibile di produrre immagini chiare e dal contenuto filmico davvero immediato e ricco di sfumature . Veri quadri di vita quotidiana, pieni di assoluta normalità e carichi, proprio per questo, di contorni di pietosa quanto tenera eroicità.

La storia parte dall’esistenza, che sarebbe eufemistico definire “normale”, del protagonista, l’avvocato Sebastiano Noto, totalmente assorbito da una quotidianità priva di interrogativi. Una vita tranquilla, quasi in prestito. Essa ad un tratto viene “movimentata” da episodi che fanno riaffiorare nella sua vita figure appartenenti al suo passato. Come fosse un ghiacciaio, che improvvisamente esposto al calore del suo interesse curioso, parzialmente si scioglie, mostrando di tanto in tanto qualche reperto che, riemergendo, getta luce nuova su particolari inediti, sconosciuti o inizialmente privi d’importanza. Inevitabilmente questi gli impongono di fermarsi a riflettere su chi è stato e su chi, in definitiva, si ritrova ad essere.

Man mano prende forma una realtà rivelatrice di verità mai sospettate. Eventi che finiscono per mutarlo profondamente e che gli preannunciano un’esistenza forse finalmente più autentica, più libera, più sua. Il tutto attraverso una sarabanda di personaggi, uno più vero dell’altro,e per varie ragioni, tutti collegati tra loro da vicende che, in un disegno comune ed indipendentemente dalla loro volontà, li legano l’uno all’altro con un invisibile filo, consegnandoli a situazioni inesorabilmente ed incredibilmente intrecciate.

“I Fantasmi di via Ossuna 33” è un thriller psicologico, colmo di colpi di scena, che coinvolge il lettore nella storia, accompagnandolo piacevolmente con l’infinità di personaggi che sbucano da ogni dove, suggerendogli l’opportunità di identificare in ciascuno di loro, i suoi personali atteggiamenti caratteriali. Un mondo, complesso e ricco, fatto di quei fantasmi che tanto temiamo e combattiamo e di quelle paturnie di cui tanta vergogna abbiamo, che, se accolte amorevolmente e senza atteggiamenti giudicanti, paradossalmente finiscono per addolcirci e alleggerirci l’esistenza, rendendoci quello che siamo: semplicemente unici ed infungibili. Un’osservazione minuziosa dei comportamenti, condotta con la precisione attenta di un etologo che si diverte a scoprire ogni attitudine, che tanto unico e interessante rende l’oggetto del suo studio. Una folla. Una variegata molteplicità umana, prende posto, impertinente, accanto al lettore e non lo abbandona più fino all’ultima pagina”.

Foto: maxscaffidi

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007