Marmi alati della memoria: fino al 20 gennaio viste guidate al Gran Camposanto

Marmi alati della memoria: fino al 20 gennaio viste guidate al Gran Camposanto

Marmi alati della memoria: fino al 20 gennaio viste guidate al Gran Camposanto

lunedì 20 Dicembre 2010 - 09:42

Appuntamento ogni martedì e giovedì, dalle ore 9 alle ore 10 e dalle ore 10 alle ore 11, con due gruppi di massimo 30 persone. Necessaria la prenotazione

All’interno del Gran Camposanto, ha preso il via Marmi alati della memoria, visite guidate che saranno proposte sino al 20 gennaio, nell’ambito delle manifestazioni del “Natale degli Angeli” a cura di Giovanni Molonia e Giuseppe Finocchi. Il tema dell’Angelo serve infatti da spunto per ammirare alcuni dei monumenti che fanno parte del grande Museo all’aperto della città di Messina, testimonianza impareggiabile della sua memoria storica.

Le visite guidate all’interno del Cimitero Monumentale, come disposto dall’assessore all’arredo urbano, Elvira Amata, saranno fatte ogni martedì e giovedì, dalle ore 9 alle ore 10 e dalle ore 10 alle ore 11, con due gruppi di massimo 30 persone per turno ed avranno la durata di un’ora circa (info e prenotazioni 090.6409523 dott. A. Cocuccio).

Il Cimitero monumentale di via Catania è stato progettato dall’architetto messinese Leone Savoja, e l’esecuzione dell’opera fu deliberata dalla Giunta municipale il 6 novembre 1861. Savoja, collaborato dagli architetti Giacomo Fiore, Gregorio Bottari, Camillo Beccalli, diresse personalmente i lavori, che ebbero inizio il 17 agosto del 1865, utilizzando una collina sita ad ovest della strada per Catania, fuori dal centro abitato.

Il Cimitero venne inaugurato il 22 marzo 1872, con la traslazione nei sotterranei del -Famedio o tempio della Fama- (edificato dal Savoja per ricevere le spoglie degli uomini famosi della città) delle ceneri di Giuseppe La Farina, patriota-letterato messinese, propugnatore dell’Unità d’Italia. Il Cimitero Monumentale conserva molte cappelle e monumenti funerari realizzati da artisti messinesi e non, che operarono tra l’800 ed il novecento, e che si ispirarono alle varie correnti artistiche, dal purismo, al liberty, ed al razionalismo. Numerose anche le testimonianze di pregio artistico, che architetti ed ingegneri progettisti di cappelle e monumenti, hanno lasciato.

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