Milazzo da film, anzi da festival

Milazzo da film, anzi da festival

Redazione

Milazzo da film, anzi da festival

giovedì 12 Luglio 2007 - 13:22

Non chiamatelo provinciale. E’ solo alla seconda edizione, ma ha già un’identità forte, il Milazzo Film Festival [www.milazzofilmfestival.it], che da oggi a domenica 15 riempirà la città della valle del Mela della magia del cinema. Nato da un’idea dell’associazione “L’Altra Milazzo- e diretto da Salvatore Presti (nella foto alla sinistra dell’addetto stampa Rossana Franzone, alla destra dell’assessore Antonino Testa, Marina La Rosa e il presidente di -L’Altra Milazzo- Antonio Napoli), il festival propone quest’anno un concorso internazionale di cortometraggi (tra cui ricordiamo quello del messinese Franco Lollo) e la proiezione di alcune pellicole storiche, come “Il Gattopardo- di Luchino Visconti, nel cinquantenario dall’uscita, “Contadini del mare- di Vittorio De Seta e “Enzo, domani a Palermo-, di Ciprì e Maresco. Ma prevede anche momenti di approfondimento, insieme ad esperti del settore, come i professori Nino Genovese e Dario Tomasello, dell’Università di Messina. Stamattina in conferenza stampa alla Provincia, l’assessore Antonino Testa, in rappresentanza dell’Amministrazione provinciale, coorganizzatrice e sponsor, ha elogiato l’iniziativa e ha sottolineato l’importanza di queste manifestazioni per invogliare i turisti a visitare il nostro territorio: «Lo dico con convinzione, e confortato dai dati. La Biennale di Venezia ha recentemente pubblicato delle rilevazioni che mostrano come i flussi di persone in ingresso nella città aumentino in concomitanza con gli eventi cinematografici». Domenica sera sarà dedicata alla presentazione e alla proiezione di “Cento chiodi- di Ermanno Olmi, alla presenza dell’interprete del film Raz Degan. Presenterà le sessioni del concorso e le proiezioni dei film la messinese Marina La Rosa, alla quale abbiamo chiesto come si sente a tornare nella sua città. «Mi sembra di vedere un po’ di staticità. Come se, vivendo qui perdessimo di vista il centro delle cose. Sento che c’è un grande orgoglio di appartenenza, però bisogna anche combattere le cose che non vanno. Manifestazioni come il Milazzo Film Festival sono dei segnali di cambiamento significativi».

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