A Palazzo Zanca “irrompono” le cornamuse scozzesi. E domani al Palacultura va in scena -Tra terra e cielo-

A Palazzo Zanca “irrompono” le cornamuse scozzesi. E domani al Palacultura va in scena -Tra terra e cielo-

A Palazzo Zanca “irrompono” le cornamuse scozzesi. E domani al Palacultura va in scena -Tra terra e cielo-

mercoledì 29 Dicembre 2010 - 16:39

Si tratta di uno spettacolo di teatro danza e video immagine, con ingresso libero

Così come previsto dal calendario delle manifestazioni per le festività natalizie e di fine anno , stamattina Palazzo Zanca hanno fatto “irruzione” le cornamuse scozzesi The Mid South higland pipes and Drums. A salutarli, nell’atrio municipale, dipendenti e curiosi che si sono soffermati ad ascoltare l’insolito concerto sullo scalone della sede civica. Oggi, con i loro tradizionali kilt scozzesi al suono delle cornamuse, sfileranno per le vie del centro, con un repertorio che comprende alcuni dei brani tradizionali più noti, tra cui Scotland the Brave, Highland Laddie, Black Bear, Skye boat song, Amazing Grace, Cock O’ the North ed una inedita versione musicale dell’Inno di Mameli.

Il gruppo formato da 13 cornamuse, 6 tamburi ed un direttore, ritornerà ad esibirsi a Messina il 31 dicembre, dalle ore 18.30 alle 20, a piazza Cairoli e lungo l’isola pedonale di via dei Mille. La tradizione musicale associata alla cornamusa, solo nelle Highlands scozzesi è arrivata a svilupparsi in forme paragonabili alla musica classica. Già nel XVI secolo le pipes erano diventate in Scozia uno strumento di “uso militare” mentre fino al loro arrivo, la musica popolare nelle Highlands si limitava ad alcune canzoni, accompagnate da un tamburo o da rudimentali strumenti a fiato.

Il rango sociale del piper era, all’interno del clan, particolarmente elevato, al pari dei bardi e dei suonatori di clarsach, l’arpa celtica. Verso il 1700 fecero la loro comparsa anche i primi piping college: i capi-clan vi mandavano i propri piper a studiare presso maestri particolarmente esperti e competenti. Alcuni di questi maestri, e le loro dinastie, divennero particolarmente famosi in Scozia: i nomi più celebri in tal senso erano quelli dei Rankin di Mull, dei MacArthur di Skye, dei Mackay di Gairloch e soprattutto dei MacCrimmon, piper del clan MacLeod si Dunvegan.

E sempre in tema di eventi, domani alle ore 21,00 al Palacultura Antonello – nell’ambito del programma del“Natale degli Angeli” patrocinato dal Comune – la Compagnia delle Arti Visive proporrà “Tra terra e cielo”, uno spettacolo di teatro danza e video immagine, con ingresso libero. Lo spettacolo, con la regia di Giuseppe Crupi e le coreografie di Brunella Macchiarella, centrato sulla figura dell’angelo sviluppa le azioni sceniche legate ai temi principali del personaggio sacro: la missione di messaggero divino e di sacro custode, la ribellione, il castigo, la lotta tra il bene ed il male. La video immagine segue il percorso narrativo delle azioni danzate sconfinando in una dimensione surreale e fantastica.

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