Da venerdì a Fortuna Arte:Con lo sguardo di un legionario

Da venerdì a Fortuna Arte:Con lo sguardo di un legionario

Da venerdì a Fortuna Arte:Con lo sguardo di un legionario

mercoledì 21 Ottobre 2009 - 09:42

Una settimana, dal 23 al 31 ottobre, per osservare la storia “Con lo sguardo di un legionario – Immagini dal mondo della Legione Straniera”, grazie alla mostra foto-documentaria ospitata nello spazio espositivo di Fortuna Arte.

Primo appuntamento, venerdì alle 19, con l’inaugurazione dell’evento, che documenta l’esperienza militare del legionario Armando Puglisi (1929-2003) nel decennio 1950-1960. 45 scatti, in bianco e nero, riscoperti e salvati dalla nipote Rita Puglisi, che ritraggono luoghi e personaggi caratteristici, momenti di vita cameratesca e militare, e sono contrassegnati sul retro dal timbro di uno studio fotografico attivo a Barcellona Pozzo di Gotto a metà del XX secolo, il che lascia supporre che gran parte del reportage sia proprio frutto dello stesso Puglisi.

Secondo appuntamento, poi, mercoledì 28 alle 10.30 con la tavola rotonda, curata dal professore Dario Tomasello.

«La Légion étrangère, la Legione Straniera francese, corpo d’elite ancora pienamente attivo nel seno dell’esercito francese, rappresenta una stridente anomalia rispetto all’idea di “esercito nazionale” che contraddistingue i corpi militari di tutti i paesi moderni. Infatti, i soldati della Legione, devono essere tassativamente “non-francesi” e non possono – di norma – combattere entro i confini francesi. Solo gli ufficiali sono francesi, così come la “lingua delle comunicazioni” ufficiali che – pur tra commilitoni della stessa provenienza – deve essere quella francese. La Legione Straniera nacque nel 1831, proprio in concomitanza con l’avvicendamento forzato tra Carlo X e Luigi Filippo, per affrontare “senza spargimento di sangue francese” le prime avvisaglie di guerre coloniali in Nord-Africa. È la svolta in materia di “eserciti mercenari”».

«Un reportage – spiega Andrea Italiano – fedele, “ingenuo” ed artisticamente inaspettato dai vari ambiti geografici ed operativi della Légion étrangère francese, dal deserto magrebino fino a quelle esotiche foreste asiatiche (Cocincina-Vietnam, Indonesia) che qualche anno dopo saranno devastate dalla guerra ed immortalate in capolavori come Apocalypse now o Platoon o nell’ultima produzione fotografica di Robert Capa».

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