Dopo i 2 arresti di anarco insurrezionalisti a Catania la Digos perquisisce anche 2 20enni nel messinese
Ci sono anche due ventenni messinesi, per la precisione un ragazzo residente a Messina ed una giovane di Taormina, tra le persone controllate dalla Digos nell’ambito dell’operazione Ipogeo. L’inchiesta della Polizia di Stato di Catania e della sezione antiterrorismo della Digos, coordinati dalla Procura di Catania, ha portato a due arresti nella città etnea e diversi indagati e perquisizioni in varie città italiane, compresa la provincia messinese appunto.
Due arresti a Catania
Devastazione, saccheggio, danneggiamento, imbrattamento, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e lancio di bottiglie incendiarie i fatti contestati a vario titolo agli indagati, commessi durante alcune manifestazioni. “Accade a Catania come è accaduto a Messina, durante le iniziative contro il Ponte: in certi cortei si inseriscono gruppi il cui unico obiettivo è colpire i rappresentanti dello Stato”, ha precisato il procuratore capo di Catania Francesco Curcio a commento dell’operazione.
Indagati anche a Messina e Taormina
La magistratura contesta agli indagati comportamenti violenti e irregolari, all’interno di cortei e manifestazioni pacifici, a danno della gran parte dei manifestanti, non soltanto dei danneggiati diretti, precisa il procuratore.
L’operazione Ipogeo
Alcuni degli indagati erano già stati fermati in passato per episodi simili. Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno trovato anche congegni artigianali usati per il lancio di petardi e bottiglie molotov, che avrebbero ferito alcuni agenti.
