La situazione si aggrava. Denunce per interruzione di pubblico servizio ai dipendenti Atm

La situazione si aggrava. Denunce per interruzione di pubblico servizio ai dipendenti Atm

La situazione si aggrava. Denunce per interruzione di pubblico servizio ai dipendenti Atm

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mercoledì 24 Ottobre 2012 - 11:11

Per alcuni di loro, la denuncia era già scattata nel 2008. Nessuno si trova più sulla finestra della sala commissioni di palazzo Zanca, ma l'assemblea continua. Giacoma Bonfiglio, la contrattista dell’Atm che ieri si era sentita male, da oggi è in sciopero della fame. Carmela Calabrò, un'altra contrattista, replica all'ordine di servizio del direttore generale dell'azienda, Claudio Conte

Oltre al danno, la beffa. Per i lavoratori dell’Atm, in presidio permanente a palazzo Zanca, sono in arrivo le denunce per interruzione di pubblico servizio. E per alcuni di loro, questa denuncia era scattata già nel 2008. La situazione, quindi, invece che migliorare, si aggrava. Nessuno si trova più a cavalcioni sulla finestra della sala commissioni di palazzo Zanca, ma l’assemblea continua. Giacoma Bonfiglio, la contrattista dell’Atm che ieri si era sentita male, da oggi è in sciopero della fame.

Già ieri era arrivata la disposizione del direttore generale dell’azienda, Claudio Conte, ai responsabili d’area: “Il personale che non può svolgere la propria mansione, va ricollocato in altra, viceversa deve essere collocato d’ufficio fuori servizio”.

Oggi una delle contrattiste dell’Atm, Carmela Calabrò, risponde: “L’ordine di servizio in questione non è che una chiara e lucida strategia aziendale, che sicuramente andava attuata almeno quindici anni fa, evitando di firmare promozioni e impieghi alternativi, dettati dalla politica di turno. I dipendenti – prosegue – da almeno quattro anni a questa parte, continuano a portare avanti con il loro lavoro “non retribuito” un’azienda che si trascina con i pochi e vetusti mezzi, mettendo a repentaglio la loro vita e purtroppo anche quella degli ignari passeggeri. Oggi penso che i dipendenti avrebbero dovuto incrociare le braccia esattamente quattro anni addietro e per lungo tempo, avrebbero così evitato che la classe dirigenziale continuasse lo sperpero con consulenze inutili e costose, evitato di pagare le esorbitanti somme dei vari commissariamenti che si sono succeduti. Quest’Azienda avrebbe potuto essere il fiore all’occhiello di Messina soltanto se i risultati della gestione fossero stati ripagati con gli stessi criteri adottati nei confronti dei lavoratori”.

11 commenti

  1. non basta lavorare senza soldi,anche denunciati.Pezzi di………….

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  2. Non ho parole, ma condivido la disperazione della contrattist dell’Atm, Carmela Calabrò e di tutti i lavoratori dell’Atm

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  3. Per una volta vogliamo fare i nome e i cognomi invece di dire la “politica di turno” perchè credo se ci sono responsabilità civili e penali che saltino fuori e si dia corso ad eventuali procedimenti….. non accetto più che sia la colpa alla politica voglio i nomi e i cognomi, altrimenti continuamoci a prendere x il c….lo…………………….

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  4. Salvatore Vernaci 24 Ottobre 2012 11:46

    PERCHE’ NON RICORRERE ALL’ANTICIPAZIONE DI TESORERIA, nelle more che arrivino i trasferimenti?
    Il contratto di servizio, previsto dall’art. 4 della legge n. 95/1995 e dall’art. 35 della legge 448/01 regola i rapporti tra il Comune e le Aziende Speciali. Bisogna verificare se e quando il Consiglio Comunale di Messina ha approvato il contratto di servizio con l’ATM. Nel contratto di servizio è indicata altresì l’entità delle somme che il Comune deve annualmente iscrivere nel bilancio di previsione e poi versare all’ATM. Poiché ancora il bilancio 2012 non è stato approvato, bisogna tenere conto dello stanziamento previsto nel bilancio 2011. In base al contratto di servizio, il Comune ha l’obbligo giuridico di procedere, in caso di temporanea impossibilità economica a gestire i servizi essenziali ed indispensabili, a servirsi dell’anticipazione di tesoreria ed il tesoriere ha l’obbligo di erogare le relative somme. Presupposto giuridico dell’anticipazione di tesoreria è la deliberazione della Giunta Municipale, nella quale va indicato l’importo dell’anticipazione, l’impegno a rimborsare e la durata. Questa è l’unica strada per porre fine all’amara situazione che si è determinata, per la quale non si possono far pagare ai lavoratori esasperati possibili deficienze amministrative. Se il Consiglio comunale, invece, non ha approvato il contratto di servizio, allora non c’è nulla da fare, perché o si è in presenza di una palese omissione da parte dell’Esecutivo, che non ha approntato l’obbligatorio contratto di servizio o, qualora la G.M. abbia predisposto tale contratto e lo abbia inviato all’esame del Consiglio, l’omissione ricade su quest’ultimo Organo.

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  5. prima si chiude meglio è… inutile illudere le persone

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  6. Se il Comune non è nella possibilità di ricorrere alle anticipazioni di tesoreria, quantificabili ad oltre 45 milioni di ero, potrebbe significare che ha già utilizzato il massimo di scoperto autorizzato. Il dr. Salvatore Vernaci, braccio destro dell’ex commissario Gaspare Sinatra che si rifiutò a fare chiarezza sui conti del Comune richiesta pubblicamente dal giornalista Lucio d’Amico,, non dovrebbe ignorare le sopracitate procedure contabili, Comunque avremo, ovviamente le possibilità dj poterle chiarire melle sedi più adeguate.

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  7. ma lo hai capito o no che soldi non ce ne sono?? le casse sono vuote…

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  8. non si protesta contro i cittadini,si va a fare il presidio sotto casa di chi in 4 anni ha lasciato solo l’1% incompiuto

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  9. quoto burrascanu

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  10. gnam..gnam..gnam..gnam..gnam..
    a scuagghiata da nivi…..si vidunu i puttusa………

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  11. Quello che non riesco a capire perchè i commenti debbano distorcere l’informazione. Le colpe vanno ripartite proporzionalmente. La prima colpa va ai cittadini messinesi che non pagano il biglietto, pur usufruendo del trasporto pubblico, perchè non dimentichiamolo, ma Messina su questo si divide il primato con Napoli, e non è affatto una bella cosa.
    Inoltre vi sono dei bilanci non approvati per gravi anomalie contabili. C’è da chiedersi cosa è stato fatto? Il ragioniere generale del comune, al primo anno cosa ha fatto? Sono emerse responsabilità? Vi sono state condanne? A parte l’indagine del 2011 che ha visto indagato e condannato, anche se poi con gli arresti domiciliari revocati, ma sempre rinviato a giudizio quello stesso Conte che definiva sospesi quegli autisti che si presentavano al lavoro, ma non potevano guidare gli autobus, che cosa è stato fatto? I problemi dell’Atm derivano da una pessima gestione, accompagnata da una pessima politica, ma la colpa è di tutti. Nel 2007 risulterebbe pagato oltre 1.000.000 di euro di straordinario e su un parco mezzi di 170 ne uscivano 35.
    Chi doveva controllare ha controllato? Se non lo ha fatto è stato denunciato? Ad una crisi come quella dell’Atm non si arriva da un giorno ad un altro, ma parte sempre da lontano.

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