Riunione tra il rettore ed i rappresentanti studenteschi e delle associazioni universitarie. Due le proposte in ballo, ma ancora nessuna decisione definitiva. Salvo il magnifico non decida d’imperio

Movimenti all’Università di Messina per decidere la data delle elezioni studentesche universitarie. Ieri mattina, nella Sala Senato dell’Ateneo peloritano, si è tenuta una riunione tra il rettore Francesco Tomasello, gli attuali rappresentanti degli studenti e gli esponenti delle associazioni universitarie, alla quale hanno preso parte anche il prorettore Rita De Pasquale ed il delegato alle problematiche degli studenti Anna Murdaca. Tra qualche giorno il nuovo Statuto d’Ateneo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Da quel momento, trascorsi i 15 giorni di vacatio legis, l’atto statutario entrerà ufficialmente in vigore e l’Università dovrà procedere spedita verso la definitiva realizzazione della nuova architettura accademica , applicando concretamente quanto previsto nel nuovo statuto, elaborato in ottemperanza alla legge 240/2010 (riforma Gelmini) e rivisto e corretto secondo le indicazioni del Miur.

In questo passaggio obbligato dal vecchio al nuovo corso sarà fondamentale procedere all’elezione dei rappresentanti degli studenti , chiamati ad eleggere i direttori dei 21 Dipartimenti che prenderanno il posto delle Facoltà e rappresenteranno la colonna portante del nuovo sistema universitario italiano. In una lettera inviata qualche giorno fa ai rappresentanti studenteschi, Tomasello aveva già manifestato la volontà di accorciare il più possibile i tempi, sottolineando « l’eccezionalità del momento storico, che richiede tempestività insieme alle necessarie garanzie democratiche».

Nel corso dell’incontro di ieri mattina, il rettore ha assunto una posizione netta : voto a luglio, giusto il tempo di approvare il nuovo regolamento elettorale. Contrari a questa ipotesi gli studenti, che non vogliono saperne andare ai seggi in piena estate, quando il rischio astensione è molto elevato e l’importante appuntamento elettorale potrebbe essere disertato da un gran numero di elettori e, per questo, in un certo senso “falsato”. Secondo gli universitari il mese più indicato sarebbe quello di ottobre .

Quale delle due posizioni prevarrà alla fine? Il nodo non è stato ancora sciolto anche perché Tomasello ha dovuto abbandonare il confronto dopo pochi minuti per impegni precedentemente assunti. Certo è che, se volesse, potrebbe decidere d’imperio e stabilire in autonomia la data delle elezioni, non tenendo in considerazione le esigenze degli studenti. In questo caso, il nuovo corso dell’Università comincerebbe col piede sbagliato, almeno per quel che riguarda il rapporto con la popolazione studentesca. (DLT)